Esami diagnostici, la denuncia di Alessandri (An): "Otto mesi per un esame sono uno scandalo. Necessario un cambiamento di rotta"
"Otto mesi di attesa per un effettuare un esame diagnostico sono uno scandalo. E' necessario un cambio di rotta". E' quanto dichiara il consigliere comunale di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri denunciando un caso di una cittadina che, dopo aver chiesto di poter effettuare una densitometria ossea e una densitometria (MOC) rachide lombare e femore, si è sentita rispondere di passare a ottobre. "Si tratta evidentemente di un tempo di attesa eccessivo per un'indagine che potrebbe rivelarsi determinante ai fini terapeutici. Eppure continua Alessandri è pubblicamente riconosciuto il diritto dell'utente di accedere alle prestazioni sanitarie in tempi utili e di ottenere l'accesso agli esami diagnostici senza dover affrontare liste di attesa troppo lunghe che spesso spingono i pazienti a ricorrere alla sanità privata sostenendo spese aggiuntive".L'esponente di Alleanza Nazionale continua rilevando come l'organizzazione del Cup (Centro unico prenotazioni) dell'Azienda sanitaria di Firenze preveda la possibilità che il paziente per effettuare la visita o l'esame debba recarsi in uno delle strutture del territorio di riferimento dell'Asl, anche lontane rispetto alla sede di residenza. "Si tratta di una condizione non agevole e sicuramente di grande difficoltà per persone anziane e sole" sottolinea Alessandri che su questo tema e soprattutto sulle liste di attesa ha presentato una interrogazione al sindaco Leonardo Domenici."Per quale motivo non è stato individuato un modus operandi che consenta agli utenti di accedere alle analisi diagnostiche in tempi compatibili con le esigenze dettate dal proprio stato di salute, senza dover ricorrere alla sanità privata sostenendo gli oneri di spesa?". E ancora: "Quali provvedimenti ritiene di poter assumere al fine di garantire ai pazienti tempi di attesa compatibili con le esigenze derivanti dalla configurazione clinica del paziente, al fine di tutelare il diritto alla salute dei cittadini?". (mf)IN ALLEGATO IL TESTO DELL'INTERROGAZIONEOggetto: interroga il Sindaco per avere notizie in merito alle liste di attesa per accedere alle analisi diagnosticheIl sottoscritto Consigliere Comunale, considerato che è pubblicamente riconosciuto il diritto dell'utente di accedere alle prestazioni sanitarie pubbliche in tempi utili e di ottenere l'accesso agli esami diagnostici senza dover affrontare liste di attesa troppo lunghe che spingono i pazienti a ricorrere alla sanità privata sostenendo spese accessorie; visto che una paziente, per poter effettuare una densitometria ossea ed una densitometria (MOC) Rachide lombare e Femore, deve attendere dalla metà di febbraio al mese di ottobre, con un tempo di attesa evidentemente eccessivo per un'indagine che potrebbe rivelarsi determinante ai fini terapeutici; visto che le opportunità offerte dal centro unico prenotazioni dell'ASL prevedono che il paziente debba recarsi in uno degli istituti presenti nel territorio, anche lontani rispetto alla sede di residenza, condizione non agevole e sicuramente di grande difficoltà per persone anziane e sole;INTERROGA IL SINDACO PER SAPEREPer quale motivo non è stato individuato un modus operandi che consenta agli utenti di accedere alle analisi diagnostiche in tempi compatibili con le esigenze dettate dal proprio stato di salute, senza dover ricorrere alla sanità privata sostenendo gli oneri di spesa.Quali provvedimenti ritiene di poter assumere al fine di garantire ai pazienti tempi di attesa compatibili con le esigenze derivanti dalla configurazione clinica del paziente, al fine di tutelare il diritto alla salute dei cittadini.Stefano Alessandri