Firenze lancia il primo bando per realizzare alloggi sociali. De Siervo: "Importante promuovere nuove soluzioni di politiche sociali per la casa"
Idee e proposte per la realizzazione di un progetto di edilizia sociale, meglio conosciuta come "housing sociale". E' l'iniziativa che viene lanciata per la prima volta a Firenze dall'assessore al terzo settore Lucia De Siervo, fornendo le modalità e gli obiettivi da perseguire, vista la crescente difficoltà di fasce deboli della popolazione a reperire soluzioni alloggiative.Nei prossimi giorni il comune di Firenze pubblicherà sulla propria rete civica un bando per la selezione di "proposte progettuali di housing sociale", con lo scopo di promuovere e riflettere sulle problematiche di edilizia sociale, richiedendo un modello progettuale sostenibile."C'è una fascia di cittadini in disagio economico e sociale ha spiegato l'assessore De Siervo - che ha difficoltà a reperire una soluzione alloggiativa idonea alle proprie esigenze e ad un costo compatibile con la propria capacità reddituale. Per questo abbiamo pensato a nuove soluzioni di politica sociale per l'acquisizione di opportunità di alloggio, che si affianchino a quelle tradizionali delle politiche pubbliche della casa".Obiettivo prioritario dell'iniziativa è quello di promuovere una rete di partnerariato fra soggetti del terzo settore e soggetti privati in grado di produrre un modello progettuale sostenibile, rispetto al quale il comune di Firenze mette a disposizione risorse finanziarie proprie, attraverso apposita convenzione con il soggetto vincitore della selezione. La quota finanziaria messa a disposizione dal Comune di Firenze per la realizzazione di tale progetto ammonta a 385.000 euro che saranno erogati al soggetto vincitore a titolo di contributo.Il bando è stato approvato già dall'esecutivo della Società della Salute, che darà il via ad procedura selettiva di proposte progettuali capaci di rispondere alle esigenze del contesto locale fiorentino attraverso l'offerta di nuove opportunità abitative a canone calmierato.Ciascuna proposta dovrà rappresentare un'occasione concreta, anche se di natura sperimentale, per contribuire al reperimento di alloggi "volano" e, in caso di bisogno ad una fase di accompagnamento. Il progetto è destinato a soggetti appartenenti alle cosiddette categorie di cittadini in disagio economico e sociale, in carico ai servizi sociali della città di Firenze ma in grado di sostenere un affitto, seppure a costi inferiori rispetto ai parametri di mercato.Firenze tradizionalmente è una città dove le famiglie vivono in case di proprietà (81% per 211.000 nuclei familiari) a fronte di un 18% in affitto (circa 48.000 nuclei familiari), (1% ad altro titolo). Di questi 48.000 appartamenti, il 70% degli è di proprietà di persone fisiche, il 4% di società private, il 6% di enti, il 20% di Comune e istituti pubblici.Un'indagine che risale al 2005, effettuata dall'ufficio statistica ha rilevato che il 92% della popolazione non aveva intenzione di cercare una nuova casa. "A fronte di questa situazione di forte stabilità, c'è anche un contesto di maggiore difficoltà, determinato da una serie di fattori - ha spiegato l'assessore De Siervo - il forte incremento del costo delle case, l'aumento del numero delle famiglie monoparentali, l'invecchiamento della popolazione, la scadenza dei contratti d'affitto che avevano canoni decisamente più favorevoli rispetto a quelli attuali di mercato e il fenomeno migratorio che ha determinato l'arrivo di un numero rilevante di persone con pochissime risorse a disposizione"."Essenzialmente si individuano due fattori - ha proseguito l'assessore - segnali di difficoltà in determinate fasce di popolazione che stanno perdendo la loro capacità di stare sul mercato sia per quello che riguarda l'affitto o l'acquisto;sta diventando difficilissima la situazione delle fasce deboli o debolissime, per le quali la questione abitativa sta diventando il confine di esclusione sociale.Questo nuovo contesto ha mostrato i limiti degli strumenti tradizionali di politica della casa: bando erp, graduatoria sociale, contributi affitto, inserimento in affittacamere".Attualmente nel bando Erp sono inserite 3437 famiglie, di cui 506 anziani e 116 coppie. Complessivamente il patrimonio di case ammonta a circa 8.000 unità, con numero di assegnazioni annue che ammonta a circa 250 alloggi.Nella graduatoria sociale sono presenti 172 nuclei (nel 2006 sono stati assegnati 21 alloggi), che nella metà dei casi riguardano nuclei di una sola persona. Inoltre circa 800 nuclei usufruiscono di un contributo affitto. Un ulteriore indicatore riguarda gli sfratti, che ammontano a circa 40 al mese: un terzo per morosità, due terzi per scadenza contrattuale. (pc)(pc)