Piano impianti pubblicitari, Stella (FI-Pdl): «Le prime indicazioni sono deludenti»

Questo il testo dell'intervento di Marco Stella (FI-Pdl)Le prime indicazioni sul piano generale degli impianti pubblicitari sono deludenti. Oggi l'assessore Gori ne ha annunciato con entusiasmo l'approvazione in giunta: comprendiamo il suo atteggiamento se dovuto al fatto che dopo oltre due anni finalmente si è arrivati all'approvazione del nuovo atto. Questo risultato, però, è stato raggiunto non senza difficoltà da parte dell'assessore visto che il piano doveva essere varato già alcuni mesi fa. Meno comprensibile è l'entusiasmo relativamente ai contenuti.Sembra veramente strano che, rispetto ad un indirizzo del consiglio comunale che indicava come priorità una riduzione dei metri quadrati di pubblicità ammessa sul territorio comunale, questo piano decida diversamente. Il vecchio articolo 3 prevedeva una superficie globale, per gli spazi pubblicitari, di 26.400 metri quadrati. Il nuovo piano ne consente una di 31.400 metri quadrati. Sul territorio comunale, dunque, ci saranno 5mila metri quadrati in più di pubblicità.Tra le novità l'assessore ha annunciato la possibilità di mettere a gara la pubblicità: aspettiamo di leggere tutto il documento per capire quali saranno le modalità. In teoria siamo favorevoli ma dobbiamo capire le modalità con le quali verranno effettuate le gare visto un contesto, quello della pubblicità, dove, ormai, le multinazionali controllano la quasi totalità del mercato, traendo profitto non solo dalla vendita degli spazi, ma dalle speculazioni finanziarie. Come istituzione, dunque, abbiamo l'obbligo di tutelare le nostre attività commerciali e per questo è prioritario capire come verranno fatti i bandi di gara.Dalle indicazioni emerse, il piano lascia poi irrisolti alcune problemi emersi negli anni. Non si fa nessun accenno, ad esempio, a come si intende regolamentare le cosiddette vele sul territorio comunale, se verranno autorizzate alla sosta o se verranno definitivamente escluse dalla tipologia degli impianti ammessi. Più volte si è detto che per problemi di staticità i pali della pubblica illuminazione non potevano sopportare i gonfaloni ma ora questi ultimi sono ricompresi nel piano. Rimane da capire a cosa verranno attaccati.Cosa succederà, inoltri, agli impianti che hanno già le concessioni e che l'amministrazione vorrà mettere a gara? Come si pensa di contrastare il fenomeno dell'abusivismo? Tali questioni non sembrano trovare risposta. Aspettiamo l'assessore in commissione per l'illustrazione del piano: così potremo entrare nel dettaglio, capire la suddivisione delle zone e quali sono le tipologie di impianto ammesse. Al momento ci sembra che, ancora una volta, questa amministrazione abbia mancato di coraggio.(fn)