Caffaz (PD): «C'è un clima culturale che favorisce l'aggressività e la violenza. Ora è venuto il momento di dire basta»

«C'è un clima culturale che favorisce l'aggressività e la violenza e che influenza anche la politica. E chi parla degli episodi di questi ultimi giorni escludendone una matrice politica sbaglia profondamente». E' quanto denuncia il consigliere del Partito democratico Ugo Caffaz dopo che «un gruppo di studenti antifascisti dell'Università "La Sapienza" di Roma ha denunciato un'aggressione con diversi feriti da parte di un gruppo di fascisti armati di mazze, tirapugni, bastoni»«In anni lontani la sfera politica italiana è stata segnata profondamente dalla violenza – ha aggiunto Caffaz – quella passata fu una stagione di lutti, di cadaveri eccellenti e di morti di umile origine, agenti di polizia, brigadieri dei carabinieri, gente comune. Furono anni di piombo, di odio, di morte, ma sul cui fuoco i cattivi maestri di allora soffiavano spietati, mandando tanti giovani in prima linea a pagare il prezzo più alto. Sembravano tempi passati ma in questi ultimi mesi abbiamo assistito ai roghi appiccati nei campi rom e all'esodo di intere famiglie intere, con tanto di bambini; a pestaggi e uccisioni da parte di gruppi di naziskin; a spedizioni punitive contro commercianti asiatici».«In molti esponenti politici – ha sottolineato il consigliere del Partito Democratico – colpiscono certe espressioni, il radicalismo verbale che si collega al nullismo pratico per quanto concerne gli obiettivi e si intrecciata col richiamo a luoghi comuni che banalizzano l'intelligenza con evidenze di comodo, bloccando in realtà ogni filtro critico. E' forse vero che sono poco coloro che si fanno convincere da queste tesi ma questi pochi rischiano di portare alle estreme conseguenze quanto ascoltato. Chi ricorre alla violenza, al di là del fanatismo e dei proclami, è prigioniero di illusioni, incapace di capire la complessità dei problemi. Non viviamo nel migliore dei mondi. Ci sono gravi problemi da fronteggiare e risolvere. Ma la violenza politica non ha mai risolto neppure uno di questi problemi. Ora è venuto il momento di dire basta». (fn)