Ex ospedale Meyer, gli alunni della 2 H della media Calvino hanno illustrato all'assessore Lastri le idee per "costruire" insieme un nuovo "luogo dei bambini"
Un piccolo museo, uno spazio particolare per ricordare i giorni, e talvolta i mesi, trascorsi in quel luogo, vari laboratori, tra cui uno dedicato alla stoffa, ma anche un luogo dove incontrare gli anziani per farsi raccontare la loro storia. Questo e molto altro è uscito dalla fantasia degli alunni della seconda H della scuola media Calvino: piccole e grandi idee che serviranno a "ricostruire" il vecchio Meyer in collaborazione con il Comune di Firenze.L'assessore Lastri ha ricordato agli alunni stamani "Che è importante collaborare tutti insieme per elaborare un progetto che dia vita ad un luogo dedicato ai bambini, un punto di riferimento ludico e creativo per la città. Per questo è importante la vostra fantasia e collaborazione, per poterci aiutare a realizzare dei progetti che riguardano laboratori, spazi dove giocare, disegnare e fare sport". Nel progetto del comune è già allo studio la realizzazione di un centro giochi per i bambini da 0 a 3 anni e un centro per anziani.L'idea di dare una nuova destinazione all'ospedalino era nata un po' di tempo fa, dopo che Matilde, un'alunna della scuola media Calvino, aveva scritto una lettera aperta ad un quotidiano locale per chiedere "un centro per bambini", e l'assessore Lastri aveva subito raccolto la proposta. Collaboreranno alla realizzazione di nuovi spazi l'assessorato alla pubblica istruzione e i tre architetti del comune, della sezione patrimonio, Roberto Melosi, Mario Pittalis ed Elisabetta Casalini. L'edificio che interessa le nuove proposte degli alunni sono due palazzine, per un totale di superficie di circa 700 metri quadrati, a due piani, collegati da una balaustra in ghisa e un altro locale più distaccato, chiamato la "serra".Al termine dell'incontro i ragazzi si sono dati di nuovo appuntamento con gli architetti che lavorano al progetto dell'ex ospedale Meyer, e in quell'occasione i loro desideri, accompagnati dalla fantasia, verranno "tradotti" in realtà grazie alla collaborazione con il Comune di Firenze. (pc)