Anziani, presentato il piano dei servizi per la domiciliarità. L'assessore Cioni: "Offrire un sostegno alle famiglie per consentire l'assistenza del congiunto a casa"
Favorire e sostenere il più possibile la permanenza degli anziani non autosufficienti a casa limitando il ricorso ai ricoveri nelle Rsa e offrendo alle famiglie un ventaglio di prestazioni su misura. E' questo l'obiettivo della politica dell'Amministrazione comunale e della Società della Salute illustrata oggi dall'assessore e presidente Sds Graziano Cioni. "Firenze si conferma come una delle città più anziane di Italia e, visto l'aumento dell'aspettativa di vita, i numeri non potranno che aumentare con tutto quello che ne consegue a livelli di domanda di servizi e prestazioni". I residenti ultrassessantacinquenni sono infatti 97.071 pari al 26,5% della popolazione (a livello nazionale la percentuale è del 19,7%); gli over 75 anni sono 52.034 pari al 14% dei residenti (dato nazionale 9,2%) mentre sono 15.605 le persone con più di 85 anni pari al 4% dei cittadini fiorentini (a livello nazione sono il 2,2%). A questo quadro si deve aggiungere un altro dato significativo, ovvero l'indice di vecchiaia (ovvero il numero di anziani ogni 100 under 14 anni) che a Firenze si assesta su 245 mentre in Toscana è di 190,5 e in Italia 141,7. Senza dimenticare poi la struttura familiare, diventata sempre più debole: Ormai le famiglie numerose sono diventate poco frequenti nel nostro paese e a Firenze ancora di più: se i componenti di una famiglia media italiana è infatti di 2,6 componenti, a Firenze si scende a 2,1. "E' in questo contesto che si inserisce il dato sugli anziani anagraficamente soli ha aggiunto l'assessore Cioni che risulta in crescita costante: in un anno sono infatti aumentati di 743 unità". In concreto, ad oggi, gli over 65enni che vivono da soli sono 30.799 pari al 31,7% del totale della popolazione anziana mentre quelli con più di 85 anni nella stessa condizione sono 7.897 (pari all'8,1% del totale). "Si tratta di numeri che, aggiunti all'aumento dell'insorgenza di patologie e invalidità proprie dell'età avanzata che vanno di pari passo con la crescita degli anziani, fanno balzare il tema della non autosufficienza in testa alla lista delle priorità degli interventi in campo sociosanitario ha ribadito l'assessore Cioni . Solo a Firenze, secondo una rielaborazione per il territorio comunale dei dati regionali forniti dall'Agenzia Regionale di Sanità sono circa 4.200 gli anziani in condizione di grave non autosufficienza residenti a domicilio cui si devono aggiungere i 1.700 ricoverati in Rsa. E proprio per dare una risposta ancor migliore alla domanda di prestazioni in aumento, abbiamo deciso puntare con ancora più decisione sulla politiche della domiciliarità. In concreto si tratta di un piano coordinato che prevede una serie di servizi da offrire alle famiglie che, con un adeguato sostegno, sono in condizione di assistere l'anziano a casa. Una strategia che ci consentirà di aumentare il numero degli utenti assistiti, visto che i costi rispetto al ricovero in Rsa sono decisamente più contenuti, e al tempo stesso di permettere all'anziano di rimanere nell'ambiente familiare con indubbi benefici".La linea strategica è quindi volta a favorire e sostenere al meglio la permanenza degli anziani non autosufficienti nel proprio ambiente di vita, limitando il ricorso alla RSA. Un obiettivo che si raggiunge mettendo in campo una maggiore diversificazione della gamma di risorse e dei servizi dedicati alla domiciliarità che dovranno essere forniti attraverso un progetto assistenziale personalizzato costruito sulla base delle esigenze del singolo utente e della sua famiglia.A tal proposito, un'opportunità di sviluppo delle politiche pubbliche in favore degli anziani è offerta dalla prospettiva posta dal progetto regionale per l'assistenza continuativa alla persone non autosufficienti, al quale è collegata la prossima costituzione di un Fondo per la non autosufficienza. E dalla Regione Toscana è arrivato anche un fondo speciale proprio per sperimentare le politiche della domiciliarità. "La Società della Salute di Firenze è stata scelta dalla Regione Toscana per portare avanti un progetto pilota su questo settore strategico e per il quale abbiano ottenuto un fondo di un milione e 170mila euro ha spiegato il direttore della Società della Salute Lucetta Tre Re . Con questo progetto la Regione vuole testare e sperimentare un modello incentrato sulla tempestività e l'appropriatezza della presa in carico e della conseguente risposta assistenziale, la quale, in via privilegiata, deve essere di tipo domiciliare".Il finanziamento della Regione che sarà destinato a tre azioni innovative: ovvero il potenziamento degli interventi di sostegno all'emersione e alla regolarizzazione del lavoro di cura degli assistenti familiari (badanti); il sostegno all'azione assistenziale svolta direttamente dalla famiglia, in collegamento e integrazione con i servizi sociosanitari; il potenziamento e la diversificazione dei servizi di sollievo in favore delle famiglie gravate da compiti assistenziali, per fornire loro l'opportunità di alleggerire per un periodo determinato lo stress e l'impegno di cura. "Con questa sperimentazione ha aggiunto Tre Re si prevede di poter attuare circa 250 progetti assistenziali di tipo domiciliare aggiuntivi rispetto agli interventi già garantiti con i finanziamenti ordinari. Per le badanti, ad esempio, puntiamo a ulteriori 150 contributi mirati mentre per quanto riguarda i ricoveri di sollievo, il servizio viene modulato sulla base delle richieste. Comunque l'obiettivo è poter offrire ricoveri fino a 60 giorni nell'arco di un anno a un centinaio di famiglie". Questi progetti si sommeranno ai molti servizi che già vengono offerti agli anziani fragili e non autosufficienti oltre che a quelli di prevenzione destinati alle persone ancora in salute. Ecco i vari interventi già attuati e che verranno ulteriormente potenziati.SERVIZI PER ANZIANI FRAGILI O NON AUTOSUFFICIENTI Assistenza familiare (badanti)Nel 2007 gli utenti sono stati 132, di cui 77 con livello alto (contributo medio 659,00) e 55 con livello medio (contributo medio 537,00) di necessità di assistenza. Il contributo viene calcolato in base alla gravità della condizione di non autosufficienza e al calcolo della situazione economica (ISEE). Il budget del 2007 è stato di circa 1 milione di euro, per il 2008 è stato effettuato un primo consistente investimento aggiuntivo (indipendente dal finanziamento regionale per la Fase Pilota) tale da consentire un aumento del numero di utenti di almeno 150 persone. Sostegno alle cure familiariAl momento è riservato alle famiglie di anziani in condizione di demenza grave che si fanno carico direttamente dell'assistenza. Nel 2007 gli utenti sono stati 19 con un contributo medio di 380 euro per una spesa annuale di circa 75mila euro. Servizio di assistenza domiciliareNel 2007 gli utenti sono 1.725, di cui 1.322 anziani per una spesa di circa 6,7 milioni di euro incluso il personale comunale (circa 55 operatori). Assistenza domiciliare indirettaE' una forma alternativa di concessione dall'assistenza domiciliare (tramite contributo finalizzato, anziché servizio diretto). Nel 2007 gli utenti sono stati 166 e la spesa circa 250mila euro. Ricoveri temporaneiE' un servizio che prevede la possibilità per le famiglie che assistono l'anziano in casa di ricoverare temporaneamente il congiunto in una Rsa in modo da avere un periodo di riposo. Nel 2007 gli utenti sono stati 232 con una spesa di 600mila euro. Centri diurniEsistono 3 tipologie di centri a seconda del tipo di utenza: ovvero i centri diurni per anziani fragili (sono 3, tutti a gestione comunale, per complessivi 75 posti); i centri diurni anziani non autosufficienti (sono 4); i centri diurni Alzheimer (sono 3). Nel 2007 gli utenti sono stati 191 per una spesa di circa 1.680.000 euro compreso il personale comunale delle strutture a gestione diretta. TeleassistenzaGli utenti collegati alla centrale operativa e che sono in contatto con gli operatori sono circa 500. La spesa comunale annuale per le agevolazioni al pagamento del canone (il canone massimo è pari a 40 euro al mese) è di circa 110.000 euro. Pasti a domicilioNel 2007 gli utenti che hanno usufruito di questo servizio sono stati 215 di cui 176 anziani per una spesa di circa 520.000 euro. Pedicure a domicilioSi tratta di un servizio che intende prevenire l'insorgenza di problematiche che possono anche arrivare ostacolare la corretta deambulazione. Nel 2007 gli utenti sono stati circa 60 per una spesa di circa 20.000 euro.Ma l'assistenza domiciliare per gli anziani non autosufficienti necessita anche di interventi più squisitamente sanitari che quindi si aggiungono a quelli assistenziali. Nel 2007 sono state fornite 148.000 prestazioni a 2.395 utenti di cui il 90% over 65enni. Gli interventi domiciliari sanitari sono stati 70.400 di cui 22.100 visite programmate del medico di medicina generale (escluse quindi le emergenze), 5.600 quelle del fisioterapista, 116 le visite specialistiche e il resto (43.300) sono state visite infermieristiche.SERVIZI DI "BASSA SOGLIA" PER GLI ANZIANI FRAGILISi tratta di servizi aggiuntivi, detti di "bassa soglia", rivolti peculiarmente agli anziani fragili e attivabili in qualsiasi momento, senza procedure di presa in carico da parte dei servizi sociosanitari territoriali. L'obiettivo è prevenire l'insorgenza di condizioni di non autosufficienza, sia agendo tempestivamente in presenza delle situazioni di difficoltà in cui possono venire improvvisamente a trovarsi gli anziani fragili, sia offrendo occasioni di socializzazione e mantenimento delle relazioni sociali che contrastino la solitudine e gli stati depressivi che ne possono conseguire. Ovvero: Aiuto anzianiSi tratta di un pacchetto di servizi a sostegno dell'anziano in difficoltà. Gli interventi (che vanno dalla semplice compagnia alla spesa a domicilio, dal sostegno per le attività quotidiane ad attività di assistenza vera e propria) sono attivabili telefonando al numero verde 800-801616. Dal 2005 a fine 2007 sono stati circa 1.700 anziani utenti, 1.200 dei quali hanno ancora contatti attivi con il servizio. Vengono realizzati quasi 6.000 interventi l'anno, oltre 1.500 dei quali nei mesi di luglio e agosto durante l'Estate Anziani Sorveglianza attivaRisultano ad oggi in carico circa 200 utenti. Tale utenti sono segnalati come persone a rischio dai medici curanti o dai servizi sociosanitari e sono continuamente monitorati, con una chiamata ogni 15 giorni, che diventa ogni 7 giorni nel periodo estivo e ogni giorno in presenza di allarme caldo. Collegato a questo servizio è il progetto regionale per la costituzione dell'archivio delle persone anziani fragili.La spesa annuale per l'aiuto Aiuto Anziani e la Sorveglianza attiva è di circa 490.000 euro. Pranzi e cene in amiciziaVi partecipa una media di 115 persone al giorno, per una media di 3.500 pasti al mese (42.000 l'anno). Gli anziani pagano 1 euro a pasto, mentre la quota restante è rimborsata a Montedomini dal Comune. L'obiettivo è favorire momenti di socializzazione, considerata dagli operatori del settore come una vera azione di prevenzione. La spesa annuale ammonta a circa 210.000 euro, sostenuta anche grazie al contributo di Banca Toscana.In questo contesto vanno anche ricordati le attività del volontariato e dell'associazionismo, le vacanze anziani e i corsi di attività motoria adattata."Il ruolo del volontariato e dell'associazionismo che opera sul territorio con interventi riconducibili sia alla prevenzione che alla cura è fondamentale ha ribadito l'assessore Cioni . Per questo viene costantemente sostenuto dalla Società della Salute e dal Comune, con finanziamenti finalizzati". Nel 2007, con riferimento all'area anziani, sono stati sostenuti 12 progetti, per una spesa totale di circa 130.000 euro. Nell'ambito del volontariato, un ruolo particolare lo rivestono le Reti di Solidarietà che hanno sede presso ciascun quartiere e che svolgono la loro attività in modo integrato e coordinato con i servizi comunali. Le Reti, anche avvalendosi di collegamenti con le altre associazioni, offrono informazioni, compagnia, disbrigo pratiche, accompagnamenti, aiuti domiciliari. Da non dimenticare, poi, l'attività dei Centri Anziani, che sono attivi in tutti i quartieri e sono complessivamente 25 con circa 8.000 iscritti. Vi si svolgono quotidianamente attività sociali, laboratori, attività di animazione, teatro e via dicendo. Tutti i centri offrono anche alcuni servizi di supporto ai propri iscritti (ad esempio informazione, orientamento, aiuto nel disbrigo pratiche, pedicure). Varie sono anche le iniziative di socializzazione organizzate, insieme all'ANCESCAO (Coordinamento dei Centri Anziani di Firenze) come eventi conviviali, culturali solo per citarne alcuni.Per quanto riguarda le Vacanze per gli anziani, presso località marine, montane e termali con soggiorni di 15 giorni, il servizio si rivolge agli ultra 60enni, ma i criteri di iscrizione privilegiano gli ultra 80enni, gli anziani soli e chi ha redditi più bassi. Infine gli interventi di Attività Motoria Adattata (AMA), rispetto ai quali la Società della Salute coordina, tramite il servizio Aiuto Anziani, gli accessi ai vari corsi, a cui risultano mediamente iscritti circa 150 persone al mese. (mf)