Caldaie, chiusura forzata per impianti pericolosi e non in regola. La Direzione ambiente invia le lettere per disattivare la fornitura di gas
Via alle procedure per la disattivazione coatta per 8 impianti termici privati non in regola con le norme di sicurezza e antinquinamento. Il che significa otto lettere con cui il Servizio Energia della Direzione Ambiente segnala alla società erogatrice del gas di disattivare la fornitura agli impianti ancora fuori regola nonostante i ripetuti avvisi inviati dagli uffici comunali.Sono questi i primi casi in cui viene attivata la procedura costrittiva da quando, nel 2000, il Comune di Firenze ha introdotto la nuova normativa che prevede l'autocertificazione biennale e i controlli obbligatori. Questi impianti sono stati oggetto di verifica entro il 2005 (per un totale di circa 30.000) da parte della ditta Itagas, allora affidataria comunale per i controlli delle caldaie e degli impianti termici. Dal gennaio 2006 questo servizio è svolto dalla ditta Tecnocivis e gli impianti controllati sono ad oggi circa 48.000, su 135.000 presenti in città e sottoposti comunque ad autocertificazione."Questa buona pratica attuata dal Comune di Firenze ha detto l'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo - sta dando ottimi risultati, sia dal punto di vista della riduzione delle emissioni inquinanti, sia da quello importantissimo della sicurezza. I cittadini sono chiamati alla collaborazione, alla responsabilità e alla prevenzione del rischio".L'assessore Del Lungo ha ricordato che ormai quasi la totalità degli impianti di riscaldamento di Firenze è alimentata a metano. Sono ormai solo circa 600 quelli a gasolio. "Firenze ha aggiunto Claudio Del Lungo- è leader in questo campo tra le grandi città italiane, con una ricaduta positiva sull'inquinamento atmosferico, anche per quanto riguarda le polveri sottili che proprio nei mesi invernali vedono una recrudescenza. Questi otto casi in cui si è dovuto procedere forzosamente rappresentano un'eccezione, mentre la stragrande parte dei cittadini il cui impianto risultava pericoloso si è messa in regola spontaneamente".Gli impianti che riportano anomalie di classe 6/5 (pericolosità, la classe più elevata) che a fine 2005 risultavano dai controlli in numero di 1.117, si sono poi ridotti agli attuali otto oggetto di provvedimento, dopo che gli uffici comunali hanno provveduto all'invio di ben quattro avvisi, di cui l'ultimo con scadenza mediante messo comunale. Attualmente, si registrano 357 impianti pericolosi in corso di istruttoria, i cui proprietari hanno già ricevuto gli avvisi di ripristino delle condizioni di sicurezza ed efficienza.Si ricorda che i proprietari degli impianti di riscaldamento sono obbligati per legge a provvedere alla manutenzione periodica conformemente alle istruzioni tecniche relative allo specifico modello elaborate dal fabbricante. Ogni due anni deve essere inviata a Tecnocivis, organismo affidatario preposto, l'autocertificazione ovvero il Rapporto di Controllo Tecnico riportante l'analisi fumi di combustione, con allegata attestazione del bollettino di versamento di 10,00 come contributo di ispezione, verificando l'anno in cui è stata effettuata la precedente analisi fumi. (Esempio: Precedente anali fumi effettuata nel 2006 la nuova autocertificazione deve essere effettuata nel 2008; precedente analisi fumi effettuata nel 2007 la nuova autocertificazione deve essere effettuata nel 2009).I tecnici manutentori, anche tramite le associazioni di categoria, sono in grado di fornire tutte le informazioni e prossimamente potranno riscuotere direttamente i 10 euro all'atto della verifica delle caldaie, inviando a loro cura e responsabilità la documentazione. Sarà così semplificata una procedura burocratica che aveva creato qualche difficoltà.Per informazioni telefoniche è attivo il numero verde 800.031.606 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20. (lb)