Multe antitrust, Bosi (FI): «L'Ataf si stupisce delle proprie colpe»
Questo il testo dell'intervento di Enrico Bosi, consigliere di Forza Italia:«Come preannunciato il 22 settembre scorso in un mio comunicato l'Autorità per il controllo sulla concorrenza ha concluso la lunga istruttoria su un gruppo di società di trasporto pubblico locale, tra cui ATAF S.P.A., riconoscendole responsabili di intese elusive del processo di liberalizzazione del settore, in vista dell'affidamento tramite gara dei servizi in oggetto ed imponendo una serie di pesanti sanzioni per complessivi 10 milioni di euro.Alla società fiorentina sono stati comminati ben 363.990 euro di sanzione per la partecipazione al Consorzio Regionale Rasena (quota del 25%) ed a TP-NET/TP-FIN (quota del 20%, ora dimessa), nonché ad una serie di intese, a livello locale e nazionale, che nei fatti hanno condizionato lo svolgimento e l'attribuzione delle gare di affidamento del servizio di trasporto pubblico, "con l'esplicita finalità di limitare la concorrenza e proteggere il bacino storico di riferimento dell'operatore dominante già attivo in una certa area territoriale". In parole povere si tratta di veri e propri cartelli di imprese locali e nazionali che, per eludere gli effetti della riforma contenuta nel D.Lgs. 422/97, come modificato dal D.Lgs. 400/99 (si prevedeva che tutti i servizi di trasporto locale dovessero essere affidati tramite gare pubbliche), "hanno costituito macro-aggregazioni a valenza nazionale, per partecipare in modo coordinato alle gare" con la conseguenza di mantenere l'affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale in capo al precedente gestore. E cosa più grave, le intese sanzionate, contribuendo ad impedire la piena realizzazione del processo di liberalizzazione del settore, lo hanno di fatto rinviato al gennaio 2008.Si tratta dell'ennesima tegola che piove sulla testa della disastrata ATAF S.p.A. e del suo neo-Presidente Capezzoli che sorprendentemente si dichiarata stupita di una notizia preannunciata già due mesi fa e di un'inchiesta avviata addirittura nel 2005. Sono le negative conseguenze del sistema di "scatole cinesi" in cui sono strutturate le partecipazioni azionarie di ATAF e della furbesca elusione di una normativa varata nel 1997 dal Ministro Burlando e voluta fortemente dall'allora Governo di centrosinistra.Ricordiamo poi che la partecipazione di ATAF a TP-NET è costata, nel 2005, una perdita di 27mila euro, mentre quella a Rasena, tra il 2004 ed il 2005, ha prodotto un passivo di 254mila euro.Ricordiamo ancora agli stupefatti amministratori di ATAF S.p.A. che RATP, società francese compartecipante con ATAF a Gest S.p.A. per la gestione delle linee 2 e 3 della tramvia fiorentina, chiese ed ottenne, nel novembre 2002, un finanziamento dal Consorzio Rasena di 1.825.000 euro, concesso tramite la finanziaria Alexa presieduta dall'allora presidente di ATAF Frangioni (fatto denunciato dai sindacati nel 2004), contribuendo in tal modo all'ulteriore indebitamento della società di trasporti di Firenze.Rinnoverò dunque, con un'interrogazione, le richieste già a suo tempo avanzate: l'invio alla Commissione consiliare competente di tutta la documentazione su cui si è pronunciato l'Antitrust; la discussione in Consiglio comunale sulla vicenda; la nomina di una commissione d'inchiesta comunale, che riferisca su tutti questi punti; che i revisori dei conti del Comune di Firenze provvedano nell'immediato a richiedere una relazione-rapporto al collegio sindacale dell'Ataf sui fatti che hanno determinata la sanzione dell'Antitrust».(fn)