Project financing, De Zordo: «Gravi le affermazioni di Domenici su mancanza di controllo pubblico»

Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:«Con il project financing il Comune non realizza direttamente le opere né è il controllore.» Sono le sorprendenti parole utilizzate dal sindaco Domenici per togliersi d'impaccio dall'indagine della Corte dei Conti sulla realizzazione del sottopasso e del parcheggio alla Fortezza da Basso. Parole che per Unaltracittà/Unaltromondo sono di una gravità assoluta perché rappresentano la 'confessione' di come il Comune abbia di fatto completamente abdicato in favore dei privati, e dei loro interessi, che negli anni si sono garantiti la costruzione di opere pubbliche in città.Per Unaltracittà/Unaltromondo si impone quindi un ripensamento sull'utilizzo del meccanismo del project financing, sia per quanto riguarda la necessità di nuove opere pubbliche, spesso al di fuori di ogni tipo di programmazione, sia per i meccanismi di controllo pubblico sull'operato delle aziende, sia per il coordinamento progettuale una volta iniziati i lavori. Sono ormai troppe le vicende fallimentari guidate da Domenici e dai sui assessori.La nostra città ha infatti bisogno di amministratori all'altezza della situazione e capaci di rapportarsi con la complessità della modernità. Sul merito dell'indagine Unaltracittà/Unaltromondo attende fiduciosa gli esiti del lavoro della magistratura mentre ha più volte già espresso un giudizio politico negativo sull'operato della giunta Domenici. In particolare quando utilizza il project financing ha sempre dimostrato incapacità, improvvisazione e inconcludenza politica e progettuale. Tale comportamento fino ad oggi a sempre favorito i privati che ormai a Firenze possono agire praticamente senza rischio d'impresa. Un meccanismo, quello del project, che protegge completamente ed unicamente il/i privato/i, facendo ricadere i costi sulla collettività».(fn)