Ambiente, il divieto di fare fuochi all'aperto si allarga anche alle zone agricole. Dal 1 novembre scatta l'ordinanza
Vietato accendere fuochi nelle aree urbane all'aperto. Le foglie secche e i residui di potatura non si possono più bruciare. Almeno fino a marzo nelle zone agricole e per tutto l'anno in quelle urbane.. Scatta il 1 novembre l'ordinanza della Direzione ambiente in cui si vieta dal 1 novembre al 31 marzo di bruciare frasche di vario genere e rami in zone agricole, mentre nelle aree urbane il divieto vale tutto l'anno."Si tratta di un'ordinanza che attua il Pac (Piano di azione comunale) e che ha l'obiettivo ha detto l'assessore all'ambiente Claudio del Lungo- quello di imitare le emissioni di polveri nel periodo in cui si registrano le maggiori concentrazioni di PM10".Rispetto alle precedenti ordinanze in materia quest'ultima prevede infatti il divieto di fare fuochi anche nelle zone agricole che invece erano escluse nei provvedimenti precedenti che si riferivano solo alle aree urbane del territorio comunle..L'assessore Del Lungo ha poi sottolineato che "le norme di prevenzione dei parassiti consigliano di bruciare i residui di potature in maggio proprio perché è il periodo in cui i parassiti vanno ad incanalarsi nei rami delle piante". (lb)