Università, Donzelli (AN): «Finalmente in consiglio la mia mozione sul codice etico per i concorsi accademici»
«Finalmente il consiglio comunale discuterà, lunedì prossimo, la mia mozione per chiedere all'università di Firenze di dotarsi di un codice etico di autoregolamentazione». E' quanto annuncia il consigliere di An Giovanni Donzelli che è anche presidente nazionale di Azione Universitaria.«La mozione l'avevo presentata a maggio del 2006 ha spiegato Donzelli - fino ad oggi aspettavo di discuterla in commissione cultura ma ho aspettato anche troppo per questo ho chiesto che lunedì venisse portata direttamente in consiglio. Il documento impegna l'amministrazione a sospendere qualsiasi collaborazione con l'università fino a quando l'ateneo non adotterà un codice deontologico di autoregolamentazione per i concorsi dei docenti».«Le giunte di sinistra di Bari e Bologna, nel 2006 - scrive Donzelli - hanno approvato una delibera che impegna l'amministrazione a non dare alcun finanziamento al politecnico né all'università se non si dotano di codici etici, questo per evitare che i soldi dei cittadini possano essere utilizzati per far proliferare dinastie all'interno dell'università. Alcuni degli aspetti trattati dal codice etico incidono sia sull'esclusione di assunzione per chiamata diretta e senza concorso, che sull'esclusione di candidati legati da vincoli di parentela o professionali con docenti del dipartimento o anche di altri dipartimenti. E' giusto che pure il nostro Comune sia sensibile all'argomento tanto quanto quelli di Bari e Bologna»Secondo il consigliere di AN «l'impossibilità dell'ordinamento generale a regolamentare minutamente l'esercizio di professioni ad alto grado di professionalità e di autonomia quali magistrati medici e professori universitari crea, di fatto, delle zone grigie».Donzelli ricorda poi «le numerose inchieste aperte dalla magistratura in relazione a presunti concorsi universitari truccati per il reclutamento del corpo docente» e che «in alcune di queste indagini sono coinvolti anche i più alti livelli dell'ateneo fiorentino».«La classifica redatta dalla Jiao Tong University di Shanghai ha concluso l'esponente del centrodestra - dimostra che l'assenza di meritocrazia affonda la produttività dell'università. La Sapienza di Roma, prima delle italiane in tale graduatoria, si trova al 100° posto tra gli atenei del mondo: frutto della storica assenza di meritocrazia nel sistema accademico italiano che incatenato dalle solite logiche baronali non ha incentivato sviluppo, ricerca e produzione. Prima della riforma Moratti l'operato del ricercatore dell'università italiana non è mai stato oggetto di verifica in base ai risultati ottenuti: un tale approccio, lontano anni di luce dal concetto di meritocrazia, ha portato nei decenni ad un conseguente livellamento verso il basso della ricerca e della produzione. Dopo che è stata approvata la riforma Moratti, purtroppo, sono stati bloccati tutti i concorsi». (fn)Tipologia:mozioneSoggetto proponente: Giovanni DonzelliOggetto:per impegnare l'amministrazione a sospendere qualsiasi tipo di collaborazione con l'Università di Firenze finché non adotterà un codice deontologico di autoregolamentazione dei docenti in ordine ai concorsiPRESO ATTO CHEla giunta di Bari in data 5 aprile ha approvato una delibera che impegna l'Amministrazione a non dare alcun finanziamento al Politecnico né all'Università se non si dotano di codici etici, questo per evitare che i soldi dei cittadini possano essere utilizzati per far proliferare dinastie all'interno dell'università;alcuni degli aspetti trattati dal codice etico incidono sia sull'esclusione di assunzione per chiamata diretta e senza concorso, che sull'esclusione di candidati legati da vincoli di parentela o professionali con docenti del dipartimento o anche di altri dipartimenti;CONSTATATA l'impossibilità dell'ordinamento generale a regolamentare minutamente l'esercizio di professioni ad alto grado di professionalità e di autonomia quali magistrati medici e professori universitari. Creando, di fatto, delle zone grigie;CONSIDERATE le numerose inchieste aperte dalla magistratura in relazione a presunti concorsi universitari truccati per il reclutamento del corpo docente;RICORDATO che in alcune di queste indagini sono coinvolti anche i più alti livelli dell'ateneo fiorentino;RIBADITA la centralità dell'Università nella formazione culturale e umana della futura classe dirigente e la conseguente necessità di difesa dei criteri di meritocrazia e trasparenza nella selezione della classe docente universitariaImpegna l'Amministrazione Comunale aSeguire l'esempio del Comune di Bari e cioè a sospendere qualsiasi tipo di collaborazione, anche finanziaria, all'Università finché non adotterà un codice deontologico di autoregolamentazione dei docenti in ordine ai concorsi per il loro reclutamento.Giovanni Donzelli