Finanziaria, Falciani (SDI): «Il Parlamento approvi l'emendamento socialista per destinare anche allo Stato l'8 per mille»

«Nei mesi scorsi il gruppo socialista a Palazzo Vecchio aveva presentato una risoluzione finalizzata a modificare l'istituto dell'8 per mille del gettito Irpef. Infatti la Legge 20 maggio 1985 n. 222, consente ai cittadini di destinarlo ad enti diversi per finalità sociali; ogni cittadino che presenta la dichiarazione dei redditi può scegliere la destinazione dell'8 per mille del gettito IRPEF tra sette opzioni: Stato, Chiesa cattolica, Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno, Assemblee di Dio in Italia, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione Comunità Ebraiche Italiane.Ma nella destinazione dell'8 per mille la mancata formulazione di un'opzione non viene presa in considerazione: l'intero gettito viene ripartito in base alle sole scelte espresse e una parte cospicua di quel gettito Irpef va alle diverse confessioni religiose anche in assenza di un'esplicita scelta del contribuente; secondo gli ultimi dati disponibili, della facoltà di scelta si avvale solo il 40% circa dei contribuenti, mentre il restante 60% non si esprime.Ritego pertanto auspicabile che il Parlamento approvi l'emendamento alla Finanziaria presentato dai deputati socialisti che prevede la destinazione allo Stato dell'8 per 1000 dei contribuenti che non optano per nessuna confessione. Considerato che solo il 40% dei contribuenti indica la preferenza nella destinazione dell'8 per 1000, e che la somma delle mancate opzioni ammonta a mezzo miliardo di euro, con l'emendamento dei socialisti si prevede il suo utilizzo per la riduzione del debito pubblico nella direzione del risanamento finanziario».(fn)