Arte contemporanea, protocollo fra Regione e Comune per sinergia fra centri espositivi di Firenze, Prato e Pistoia. All'ex Meccanotessile produzione d'arte, laboratori e ricerca
L'arte contemporanea fa sistema. Istituzioni e centri espositivi uniscono le forze per dare nuovo impulso ai luoghi del contemporaneo coinvolgendo oltre Firenze (ex Meccanotessile e ex Auditorium di viale Giannotti) anche Prato e Pistoia, sedi rispettive del Museo Pecci e di Palazzo Fabroni.La nuova sinergia che coinvolge l'area metropolitana è sancita dal neonato protocollo d'intesa fra Comune e Regione presentato stamani in Palazzo Vecchio dagli assessori Giovanni Gozzini e Paolo Cocchi. L'intesa che ieri ha avuto il via libera dalla Giunta regionale e oggi da quella comunale, "intende hanno detto gli assessori Gozzini e Cocchi- creare un vero e proprio sistema metropolitano per mettere in sinergia centri ed istituzioni per le arti contemporanee. L'obiettivo è questi centri non lavorino più separatamente , ma facciano sistema e agiscano da motore attorno al quale far convergere le realtà locali più significative della regione come il palazzo delle Papesse a Siene, la Biennale internazionale di scultura di Carrara, i giardini e i parchi d'arte ambientale in Toscana".Lo schema di come funzionerà questo nuovo sistema lo ha tracciato l'assessore Giovanni Gozzini. "Il centro per l'esposizione dell'arte contemporanea sarà il Pecci di Prato, gli spazi per l'ex Meccanotessile (30mila metri quadrati) diventeranno un centro per la produzione artistica e l'ex auditorium di viale Giannotti verrà dedicato sempre all'attività espositiva ma con funzione più educativa e sperimentale". In questo modo viene definita una volta per tutte la destinazione dell'ex Meccanotessile fermo a causa dei ricorsi, accolti dal Tar, fatti da una delle ditte che hanno partecipato al bando di gara. "Il Comune ha deciso di non fare nessun ricorso ha detto Gozzini- bisogna vedere cosa fa la ditta Romagnoli , l'unica che può ancora presentare ricorso al Consiglio di Stato entro il 19 novembre". Ma l'ex Meccanortessile a questo punto va avanti e se la ditta non farà ricorso i lavori per il secondo lotto riprenderanno subito e saranno terminati al massimo in un anno e mezzo. "Grazie a questo protocollo ha aggiunto Gozzini- non perdiamo i finanziamenti regionali vincolati ad un uso del complesso legato all'arte contemporanea". Il che significa che i lavori andranno avanti e nel caso che la ditta farà ricorso, bisognerà aspettare ancora un anno circa, il tempo necessario a che il Consiglio di Stato si pronunci. Nel dettaglio l'ex Meccanotessile diventerà una sorta di laboratorio didattico e artistico e di ricerca sull'Arte contemporanea, un istituto culturale in cui entreranno l'Isia (Istituto superiore di industrie artistiche), l'Accademia di Belle Arti e l'Istituto d'Arte. La forma giuridica delle gestione sarà quella del Consorzio, "una formula innovativa ha detto Gozzini- che potrà coinvolgere anche altri soggetti". Si svolgeranno attività didattiche , atelier di produzione artistica degli studenti, laboratori creativi condotti con artisti esterni italiani e stranieri, esposizioni temporanee maturate nell'ambito dell'attività scolastica. Rinforzi in arrivo per il Pecci che si conferma unico polo espositivo per l'arte contemporanea a cui farà riferimento anche Firenze, per il quale l'assessore Paolo Cocchi annuncia l'arrivo di 900mila euro divise in trance da 300mila euro l'anno.E veniamo all'ex auditorium di viale Giannotti, meglio conosciuto come ex spazio Quarter. L'assessore Gozzini ha annunciato stamani l'apertura di un bando di gara a novembre per l'assegnazione dello spazio. "A gennaio ha specificato l'assessore alla cultura- sapremo chi gestirà l'ex auditorium per tre anni". L'assessore ha anche sottolineato che il Comune pagherà solo le utenze e quindi circa 50/60mila euro l'anno. Per il resto chi si aggiudicherà lo spazio dovrà essere abbastanza autosufficiente e in grado di garantire l'adeguata copertura finanziaria. Il protocollo prevede tre piani di azioni per quanto riguarda il settore dell'arte contemporanea, quello dell'attività espositiva di eccellenza con rilevanza nazionale ed internazionale, il sostegno alla produzione artistica locale e regionale e l'educazione all'arte con attenzione per il mondo della scuola. (lb)