Consegnato il Fiorino d'Oro ai missionari Fidei Donum della Diocesi di Firenze
"L'espressione del mondo cattolico che ha portato Firenze nel mondo". La definizione è del vicesindaco Giuseppe Matulli che oggi nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio ha presieduto la cerimonia solenne per il conferimento del Fiorino d'oro ai missionari Fidei Donum sacerdoti e laici della Diocesi di Firenze. "Un riconoscimento, interpretazione dell'intera città ha detto ancora il vicesindaco Matulli , a queste persone per il prezioso servizio reso alla comunità internazionale a cominciare dal 1965 con don Renzo Rossi che ha svolto una sorta di ruolo di apripista', cui ne sono seguiti molti altri". Alla cerimonia, cui hanno partecipato fra gli altri il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi e il questore Francesco Tagliente, sono intervenuti il cardinale Ennio Antonelli, il cardinale Ivan Dias prefetto della congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, Graziano Zoni presidente di Emmaus Italia.Hanno ricevuto il Fiorino d'oro don Renzo Rossi (Salvador Bahia Brasile 1965-1997), Maria Grassi (Salvador Bahia Brasile 1967-1993), don Piero Sabatini (Salvador Bahia Brasile 1983-1988), Anna Raffi (Pretoria Sudafrica 1988-1990), don Riccardo Moretti (Fortaleza Brasile 1992-2001), don Alfonso Pacciani (Salvador Bahia Brasile 1994-2006), don Olfier Wieslaw (Salvador Bahia Brasile 1998-2003), don Gregorio Sierputowski (Salvador Bahia Brasile 1998-2003), don Alessandro Guidotti (Camiri Bolivia 1999-2004), don Marco Nesti (Bamenda Camerun 2002-2006). Questa la motivazione ufficiale letta dal vicesindaco Matulli: "Per aver rappresentato un costante punto di riferimento per i più deboli nei Paesi del Sud del mondo, per aver risposto con inesauribile tenacia alle urgenze di coloro che soffrono e a chi chiede conforto, per essere vicini a quanti dalla vita sono stati dimenticati e donare una parola di speranza, un gesto di carità. A Firenze sono una trentina i missionari che si sono succeduti per oltre quarant'anni in Brasile, Perù, Bolivia, Ecuador, Sudafrica, Camerun, Ciad, Turchia e Romania. Con la loro opera animata da spirito di sacrificio, rendono un prezioso servizio alla comunità internazionale per il raggiungimento della pace e della giustizia, disponibili a comprendere i disagi del mondo e degli uomini, offrendosi con semplicità, ma anche con straordinaria dedizione a chiunque ne chiede aiuto.Con la loro missione rispondono a bisogni e diritti primari, restituendo dignità a uomini, donne e bambini. Grazie al loro lavoro sono stati realizzati ospedali, ambulatori, scuole; sono stati costruiti pozzi, acquedotti, laboratori e piccole fabbriche. Ma soprattutto hanno aiutato migliaia di persone a crescere e a diventare consapevoli protagonisti della loro stessa vita. Firenze, anche grazie a questi sacerdoti, a questi laici missionari, ha contribuito e contribuisce a un mondo senza più guerre né conflitti, proseguendo sulla strada indicata da Giorgio La Pira, che coniugava l'esercizio dell'amministrazione cittadina con la costruzione della pace e dell'amicizia tra i popoli, promuovendo e innovando la vocazione della nostra città, nella quale il governo della cosa pubblica si è sempre saldato all'impegno contro ogni forma di discriminazione, di intolleranza e di ingiustizia".(mf)