FI.ESTA 2007, bilancio positivo con 779 eventi, 346mila spettatori. L'assessore Gozzini : "Quattro mesi intensi in cui i fiorentini si sono riappropriati di tanti luoghi"

Settecento settantanove eventi, 346000 spettatori e circa 1milione 281mila euro spese quasi tutte sponsorizzate, tranne i circa 214mila euro messi dal servizio attività culturali del Comune. E' il bilancio in numeri di FI.ESTA la rassegna di Firenzestate 2007 diretta da Piero Pelù che si è svolta dal 30 maggio al 6 ottobre in 18 luoghi della città. Numeri a parte, c'è stato anche tanto interesse da parte della gente. "E' stato un successo – ha commentato stamani l'assessore alla cultura Giovanni Gozzini che insieme a Piero Pelù a presentato stamani il bilancio di fine estate- . Tanto pubblico che ha dato alla città la possibilità di essere comunità, almeno nel corso dell'estate e ai fiorentini la possibilità di riappropriarsi di alcuni luoghi e penso a piazza della Passera, la Loggia del pesce in piazza dei Ciompi, piazza Ghiberti". L'assessore ha voluto ringraziare Piero Pelù per il lavoro svolto, "un lavoro di cucitura di rapporti, di dialogo in una realtà complicata come quella burocratica – ha detto l'assessore Gozzini - , un impegno direi da politico che ha reso Piero importante e prezioso per la riuscita dell'estate e per la nostra città". E non è caso quindi che l'assessore ha detto di volerlo riconfermare nel ruolo di direttore artistico anche per la prossima estate, Pelù permettendo. Per il rocker infatti sarà un anno denso di impegni che prevedono l'incisione e la promozione del nuovo disco e dunque non sarà facile districarsi fra i numerosi impegni. "Nei prossimi giorni parlerò con il mio staff – ha detto Pelù - e poi deciderò". E anche il direttore artistico esprime soddisfazione e lo fa raccontando di FI.ESTA come fosse una creatura "vivente e multiforme in cui ogni parte del corpo corrisponde ad un artista ad un evento. Una creatura immaginaria con gli occhiali di Morricone, la voce a metà fra Marion d'Amburgo e Arnoldo Foà, con 8 mani, mani da dj, mani che suonano il sax, il piano , mani da chitarrista e da direttore d'orchestra". Sono tante le immagini assemblate insieme che usa Pelù per spiegare l'eterogeneità dell'estate fiorentina e nello stesso l'unicità della manifestazione. E poi i luoghi. Soprattutto le Cascine che "grazie all' ippodromo – ha detto Pelù - sono state popolate da giovani ". E poi il Forte Belvedere. "Stiamo cercando di tenerlo aperto tutto l'anno – ha assicurato l'assessore alla cultura Giovanni Gozzini- grazie ad un accordo con la Sovrintendenza. L'idea è quella di alzare di poco il prezzo del biglietto per l'ingresso a Boboli per i non residenti e con questo plus tenere aperto il Forte". E per quanto riguarda l'Anfiteatro delle Cascine il Comune sta lavorando ad uno studio di fattibilità che verifichi i costi di allestimento e tutto il resto. L'assessore Gozzini ha poi voluto ringraziare gli sponsor. "Vorrei sottolineare – ha detto Gozzini- che quest'anno abbiamo avuto anche due sponsor nazionali: Vodafone e Mtv e significa che il pacchetto FI.ESTA funziona e per questo vorremmo riproporlo il prossimo anno".E per tornare ai numeri: e ai costi le presenze di spettatori più consistente è stata per FI.ESTA al piazzale Michelangelo ovvero i concerti di Morricone, Muse, Stazioni Lunari, lo spettacolo di Benigni, Crozza e altri con più di 56mila spettatori e gli spettacoli teatrali (quasi 25mila persone). L'estate al piazzale è stata anche quella che è costata di più, circa 230mila euro. Il costo complessivo di tutti gli eventi è stato di 779.078euro, a questi vanno aggiunti i costi della direzione artistica, di allestimento degli spazi, di coordinamento organizzativo e di comunicazione e si arriva al milione e duecento euro complessive.E l'anno prossimo il lavoro per l'Estate comincerà molto prima , a partire dai bandi. "A novembre accanto ai bandi ordinari – ha detto Gozzini, proporremo anche un bando autonomo per la prossima estate. In questo modo gli operatori avranno 6 mesi per programmare le proprie attività e per gestirle in maniera più completa lasciando al direttore artistico il compito di seguire meglio i grande eventi". (lb)