Tramvia, De Zordo: «Si tagliano gli alberi per lasciare spazio al traffico privato»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:«La richiesta da me presentata in data 12 ottobre per chiedere in Commissione Trasporti l'audizione dei tecnici e la verifica del progetto esecutivo di viale Morgagni non ha portato alla presenza degli stessi durante l'odierna riunione, perchè non c'era nessuno dei tecnici richiesti. Un'altra occasione mancata per i cittadini, che si erano preparati a porre domande specifiche e a visionare lo stralcio del progetto esecutivo. Malgrado questo, una cosa emerge con sempre maggiore chiarezza: dallo stralcio del progetto esecutivo della tramvia di viale Morgagni si evincono i motivi che stanno alla base del contestato taglio dei 127 alberi. Il primo motivo è che ad opera completata il viale dovrà contenere non solo la tramvia e la corsia riservata alle ambulanze, ma anche due corsie destinate al traffico privato. Evidente che le attuali alberature sono troppo grandi per consentire tutto ciò. Ma il traffico privato nella zona non potrebbe e dovrebbe trovare altre soluzioni di viabilità? tanto più che la tramvia ha senso se sostuisce il traffico privato e non se vi si aggiunge. L'altro motivo riguarda la facilitazione che il taglio degli alberi comporta al movimento dei macchinari per i cantieri stessi. Ma vediamo che in molte città europee, in cui si sta costruendo la tramvia, ogni sforzo viene fatto per salvare il patrimonio arboreo esistente. Sembra che a Firenze manchi la consapevolezza del valore di alberature decennali e si pensi che si possano sostituire con alberi più giovani che non potranno espandersi perchè privi di spazio vitale. Queste due cause non sono scelte obbligate ma decisioni del'Amministrazione e possono quindi essere riviste. I cittadini lo stanno domandando da tempo. Prima che si continui la cantierizzazione attraverso l'uso della forza pubblica, chiediamo una verifica trasparente del progetto esecutivo e del definitivo revisionato e la possibilità che questi vengano modificati».(fn)