Nocentini (Prc): «Molti di più i morti sul lavoro che gli omicidi. Servono ispettori del lavoro sui cantieri invece che militari nelle strade»
Questo il testo dell'intervento di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista:«I militari non sono arrivati a Firenze a presidiare il territorio e a dar man forte alle altre forze di polizia: questa notizia sembra sconvolgere i consiglieri comunali della destra, che vedono in questo un'occasione persa per la città e accusano l'amministrazione di non aver aderito al protocollo sulla sicurezza con il Governo. In tema di sicurezza, veramente, l'amministrazione dovrebbe essere giudicata per non aver adempiuto ad un ordine del giorno votato dal consiglio comunale nel luglio 2006 nel quale si prevedeva l'attivazione di un patto con la società civile per politiche di welfare (inclusione, abitazione, sostegno alla povertà ecc.) da finanziare sui fondi dei ministeri della solidarietà sociale, della famiglia, della sanità. E' cambiato il Governo e si vuol far credere che sia cambiato anche il Paese: ma così non è. Infatti mentre "gran parte dell'attenzione pubblica si concentra sulla dimensione della sicurezza rispetto ai fenomeni di criminalità, e l'impegno politico è stato assorbito dall'obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini rispetto al rischio di subire crimini violenti, in Italia le vittime delle morti sul lavoro sono quasi il doppio degli assassinati, e i morti sulle strade sono otto volte di più degli omicidi" secondo l'ultimo rapporto del Censis di cui dà notizia oggi il Sole 24 ore, col titolo significativo:"Sicurezza: altro che omicidi, in Italia si muore molto di più sul lavoro e in automobile". E prosegue "Nel 2007 sono stati 1.170 i decessi per motivi di lavoro in Italia
L'Italia è il Paese europeo dove si muore di più sul lavoro".Questo è il Paese reale, i cui problemi sempre più gravi non vengono affrontati dal Governo, anzi accentuati, e vengono sottovalutati dall'opposizione parlamentare, tutta spesa nel dannoso confronto sulle riforme istituzionali.L'amministrazione fiorentina ha valutato, molto giustamente, che in città non ci fosse bisogno della presenza dell'esercito; chiediamo che sia quantificato il risparmio che questo comporta per lo Stato e che tale importo sia chiesto dall'amministrazione per incrementare gli ispettori del lavoro sul territorio e per sostenere progetti e attività dell'organismo paritetico per la sicurezza, il cui protocollo è stato sottoscritto nello scorso giugno con organizzazioni sindacali e imprenditoria locale.L'impegno delle istituzioni deve concretizzarsi sulla soluzione dei problemi reali, non nella rincorsa agli umori gastrici sollevati dalla destra».(fn)