Violentata alla Fortezza, Giocoli (FI-Pdl) e Checcucci (AN-Pdl): «Il Comune si costituisca parte civile nel processo»
«Il Comune si costituisca parte civile nel processo che verrà celebrato contro chi ha stuprato la studentessa 22enne alla Fortezza da Basso». E' quanto chiedono Bianca Maria Giocoli (Forza Italia-Pdl) e Gaia Checcucci (Alleanza Nazionale-Pdl).«Lo scorso novembre hanno ricordato le due esponenti del centrodestra il consiglio comunale ha approvato all'unanimità un nostro ordine del giorno nel quale si chiedeva, tra l'altro, di "creare all'interno dell'amministrazione un'apposita struttura che collabori con l'asl per i servizi di assistenza sanitaria e con le vittime durante i processi di stupro nei quali il Comune dovrà costituirsi parte civile". Quanto è avvenuto nella notte tra il 25 ed il 26 luglio alla Fortezza merita una risposta anche dalle istituzioni. E la violenza subita da questa ragazza è anche un'offesa a tutta la città».Il documento invitava il sindaco anche a lanciare «una grande campagna di sensibilizzazione anche con pubblicità su bus e televisioni locali», a installare «colonnine sos distribuite uniformemente su tutto il territorio comunale», a lasciare «le vetrine illuminate la notte». Nell'ordine del giorno si propone poi di «dotare i semafori di pulsanti di allarme» e «predisporre corsi di autodifesa», anche a livello psicologico, con i quali «insegnare alle donne come riconoscere e prevenire le aggressioni, come chiedere aiuto in modo efficace e superare il trauma subito, nonché come riconoscere ed evitare luoghi e situazioni di rischio». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno n. 938 approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 26 novembre 2007:"Per impegnare l'Amministrazione Comunaleall'adozione di un piano di misure atte a contrastare e a combattereil grave fenomeno delle violenze sessuali consumate a Firenze"IL CONSIGLIO COMUNALERILEVATO che, secondo gli ultimi dati, la regione Toscana è seconda in Italia, dopo l'Emilia Romagna, per numero di violenze sessuali e che il fenomeno è in crescita esponenziale;PRESO ATTO che non esiste nella Polizia Municipale - Ufficio Città Sicura un reparto a ciò espressamente deputato, che il Progetto Donna non ha la necessaria visibilità e fruibilità e che nel sito web del Comune manca un apposito link;RITENUTO che un'efficace lotta contro il fenomeno delle violenze sessuali alle donne deve attuarsi mediante la predisposizione di un complesso di provvedimenti e di azioni specifiche, ognuna coordinata e mirata a questo specifico obiettivo;INVITA IL SINDACOAll'adozione di un piano di lotta alle violenze sessuali sulle donne che contempli i seguenti provvedimenti:creare un nucleo di Polizia Municipale apposito, all'interno dell'Ufficio Città Sicura, che presidi il territorio dando un segnale forte alla città;dare mandato all'assessorato competente perché lanci una grande campagna di sensibilizzazione adottando tutti i canali utili alla finalità;creare all'interno dell'Amministrazione Comunale un'apposita struttura che collabori con l'ASL per i servizi di assistenza sanitaria e con le vittime durante i processi di stupro nei quali il Comune dovrà costituirsi parte civile;attivare convenzioni con associazioni del volontariato per realizzare o verificare l'attuazione di progetti avviati dai servizi sociali;avviare la costituzione del "portierato sociale" come struttura che opera a favore di soggetti deboli ed in particolare delle donne che vivono situazioni di degrado sociale;creare una rete di punti di segnalazione del pericolo dotandola di adeguata strumentazione come le frequenze della Polizia di Stato per i radiotaxi e le colonnine sos distribuite uniformemente su tutto il territorio comunale;adottare un insieme di misure e di accorgimenti come tenere le vetrine illuminate la notte, creare un servizio di accompagnamento notturno, dotare i semafori di pulsanti di allarme;rivitalizzare le zone cittadine particolarmente degradate e pericolose anche rivedendo il piano di vigilanza notturna delle pattuglie dei vigili urbani;predisporre corsi di autodifesa ai quali tutti i cittadini possano partecipare anche gratuitamente e garantire formazioni di psicologia mediante le quali insegnare alle donne come riconoscere e pertanto prevenire il tipo di aggressione, come chiedere aiuto in modo efficace e superare il trauma subìto, nonché come riconoscere ed evitare luoghi e situazioni a rischio;INVITA INOLTRE Il SINDACO E LA GIUNTAAd attivarsi presso il Governo per l'adozione di provvedimenti legislativi ad hoc quali il processo per direttissima dei responsabili dei delitti di violenza sessuale sulle donne.Palazzo Vecchio, 26 novembre 2007