Cellai e Donzelli (PdL): "Sugli introiti del musei ha ragione il sindaco Renzi o la sovrintendente Acidini?"

I due esponenti del centro destra hanno presentato una domanda di attualità

“Sugli introiti del Polo museale fiorentino ha ragione il sindaco Matteo Renzi oppure la sovrintendente Cristina Acidini?”. È quanto chiedono Jacopo Cellai e Giovanni Donzelli che sul tema hanno presentato una domanda di attualità che sarà all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.
“Il sindaco Renzi quando ha chiesto la Legge speciale per Firenze ha dichiarato ‘ogni anno i musei di Firenze incassano 31 milioni di euro, ma questi se li prende tutti lo Stato senza restituire nulla alla città’. Oggi la soprintendente Acidini ha risposto che ‘gli incassi, pari a 18 milioni di euro, restano per la l’80% e servono a far funzionare tutti i 24 musei del Polo e per la tutela del patrimonio storico-artistico di proprietà della Chiesa, del Ministero degli Interni, di enti locali compreso il Comune’. A questo punto – sottolineano Cellai e Donzelli – chiediamo di sapere da quale fonte il sindaco aveva tratto l’introito di 31 milioni di euro; e ancora cosa l’aveva spinto ad ipotizzare che gli incassi dei musei fiorentini non fossero reinvestiti in città”. E, concludono, “se non corrispondono al vero le dichiarazioni della sovrintendente del Polo museale fiorentino o quelle del sindaco”. (mf)

Questo il testo della domanda di attualità

Oggetto: introiti Polo Museale fiorentino
Proponenti: Giovanni Donzelli – Jacopo Cellai


Considerato che in data giovedì 24 alle ore 15.45 la sovrintendente del Polo museale fiorentino, Cristina Acidini, rispondendo al Sindaco affermava che "Gli incassi degli Uffizi (e della Galleria dell'Accademia, del Bargello, delle Cappelle Medicee, del complesso Pitti-Boboli ed altro ancora) affluiscono al bilancio della Soprintendenza nella misura dell'80%. Quindi 'restano a Firenze', come, nella misura di oltre 18 milioni di euro (non i 31 che si leggono sulla stampa); e i 3,5 milioni che vanno al Ministero, sono ripartiti fra altri istituti autonomi'".
Rilevato che la sovrintendente ha anche aggiunto che "'Gli introiti dei musei del Polo che 'restano a Firenze' servono a far funzionare appunto tutti i 24 musei del Polo, sia quelli che hanno introiti alti, sia quelli che hanno solo spese: manutenzione ordinaria e straordinaria, allestimenti, gestione del verde nei giardini storici, restauri, mostre, iniziative di valorizzazione, aperture serali e straordinarie contributi a spettacoli; e per la tutela del patrimonio storico-artistico di proprietà della Chiesa, del Ministero Interni, di enti locali compreso il Comune stesso.
Preso atto che nel chiedere la Legge speciale per Firenze il Sindaco aveva precedentemente dichiarato "Ogni anno i musei di Firenze incassano 31 milioni di euro, ma questi se li prende tutti lo Stato senza restituire nulla alla città", come riportato da numerosi organi di stampa

CHIEDONO AL SINDACO DI SAPERE

- Da quali fonti aveva ipotizzato che l'incasso dei musei fiorentini fosse 31 milioni di euro e non i 18 dichiarati dalla sovrintendente del Polo museale fiorentino;

- Cosa lo aveva spinto ad ipotizzare che gli incassi dei musei fiorentini non fossero reinvestiti in città;

- Se non corrispondono al vero le dichiarazioni della sovrintendente del Polo museale fiorentino o quelle del Sindaco.

 

Giovanni Donzelli Jacopo Cellai

 


Firenze, 24 settembre 2009