"Sensi in migrazione", dal 19 al 22 maggio c'è il festival multietnico organizzato da Cultcube

A Firenze 4 giorni di musica, sapori, odori, cultura da Oriente, Sud America, Africa, Europa dell'Est

 

Si chiama “Sensi in migrazione”  e si svolgerà a Firenze (Teatro dell'Affratellamento) dal 19 al 22 maggio. E' la prima edizione del festival che intende favorire l’integrazione culturale attraverso l’uso dei sensi in quattro giorni di musica, cibo, letteratura e spettacoli teatrali dedicati alle aree geograficamente strategiche del mondo contemporaneo (Oriente, Sud America, Africa, Europa dell’Est). Il festival, organizzato dall’associazione culturale Cultcube è ad ingresso gratuito (la tessera associativa costa 5euro) e  si svolgerà teatro dell’Affratellamento in via Orsini: ogni serata sarà articolata partendo dalla conoscenza delle varie aree geografiche (dalle ore 20) grazie ad un tipico buffet etnico, preparato dalle comunità di stranieri presenti a Firenze, che sarà accompagnato da letture di poesie, interventi musicali, danza e perfomance. Dalle ore 22 saranno proposti concerti di musica del cantiere artistico “Roots & Routes” di Fabbrica Europa in base al paese di riferimento. L’evento è stato presentato stamani dagli assessori Cristina Giachi (Politiche giovanili) e Giuliano da Empoli (Cultura), dalla presidente della commissione pace Susanna Agostini e dal direttore artistico Caterina Carpinella. “Una bella iniziativa – ha detto l’assessore Giachi- che il mio assessorato sostiene e finanzia volentieri perchè può rappresentare un modello. Siamo infatti di fronte ad una sintesi di forme di creatività che ci consente di lavorare con culture di paesi diversi e altrettante associazioni che veicolano e sostengono valori multietnici”.

“Sensi in Migrazione” sarà inaugurato mercoledì 19 maggio dall’Oriente: Filippine, Iran, Libano saranno tra i paesi protagonisti, dalle 20 alle 22, con l’appuntamento culinario dedicato alle loro tradizioni. La cena, organizzata in collaborazione con Asif (Associazione degli studenti iraniani di Firenze) e Ecate (European Center for Art Theatre Entertainment), sarà accompagnata da letture di poesia, da performance musicali a tema e nell’occasione da una performance di danza del ventre organizzato da Nosotras (Associazione Interculturale di donne native e straniere). Alle 22 il concerto “Le Pere – Nardi”, il duetto di musica “classica” araba-ottomana. “Mi piace – ha detto l’assessore alla cultura Da Empoli- l’approccio unico e poco diffuso di quest’associazione di ragazze che fa e non si piange addosso e che non partecipa alla cultura del piagnisteo. Il tema del Festival multietnico è fondamentale perché l’identità di Firenze si è strutturata sul ruolo delle comunità. E’ un fatto storico”: L’assessore ha poi citato una lettera scritta nel 1840 da Alexandre Dumas in cui si sottolinea proprio la capacità di apertura e di accoglienza pubblica della città di Firenze, quando gli stranieri (una volta che si erano accreditati la prima volta) potevano recarsi senza invito nel palazzo del Granduca. “E’ importante che cominciano ad interpretare in modo costruttivo la presenza straniera segnalata dalle comunità. Mi impegno – ha aggiunto Da Empoli - dare una mano a continuare questo progetto di cultcube”. Anche la presidente della commissione pace Agostini ha parlato “di progetto bellissimo che valorizza la multiculturalità della nostra città.”

 

Ma vediamo il programma nel dettaglio:

Giovedì 20 maggio (seconda giornata del festival) sarà dedicato al Sud America organizzata in collaborazione con Colombia Es Onlus e le comunità sul territorio coinvolte: Colombia, Argentina, Brasile, Cile e Perù. Dopo il consueto aperitivo con i prodotti tipici (dalle ore 20) alle 22 lo spettacolo “Medilatina” con Floriana Mungari. Un concerto composto da canzoni originali a firma di Gianfranco Narracci fra ritmi latini e bossanova brasiliana.

 

Venerdì 21 maggio è la serata dedicata all’Africa, organizzata in collaborazione con la Coop – Unicoop Firenze e la Federazione Africana in Toscana (Fat). Dalle 20 alle 22 la proiezione dei documentari del progetto Coop Firenze “Noi con gli altri” girati dal regista Federico Bondi negli slum della capitale del Kenya dove un gruppo di ventenni toscani hanno deciso di mettere su un' associazione (“Cambiamente”) che si occupa attivamente dei rapporti tra Nord e Sud del mondo. A seguire (ore 22) il concerto del quartetto “Griot Dembelé” con la voce di Brahima Dembelé che nasce nel 1970 in una regione al confine fra la Costa d’Avorio e il Burkina Faso. A Firenze dal 1993, nel 2009 fonda questo gruppo che basa il repertorio su canzoni originali composte dallo stesso Dembelé, con la collaborazione, per gli arrangiamenti, di Alessandro Di Puccio e Ferdinando Oivieri.

 

Il Festival chiude i battenti sabato 22 maggio, con la serata dedicata all’Europa dell’Est in collaborazione con Caat (Coordinamento Associazioni albanesi Toscana) e con la presenza di rappresentanti delle comunità rumene e ungheresi. Dopo la consueta cena a tema con i prodotti tipici delle comunità interessate, dalle ore 22 avrà inizio il concerto di “Neglizi & Koka Madeinal”, giovani rapper albanesi da anni residenti in Italia e con legami profondi nelle comunità immigrate del territorio fiorentino. Daranno vita ad una festa danzante multietnica e multiculturale con gli ospiti di “Roots&Routes International”. Il Festival sarà anticipato dall’evento “Sensi in arte”, organizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze e con l’Assessorato Università e Ricerca, Politiche giovanili del Comune di Firenze. Una giornata (15 maggio) dedicata ad un “percorso sensoriale itinerante” in alcuni spazi della città, rivolto anche a soggetti non vedenti, attraverso la sollecitazione dei sensi (udito, olfatto, gusto e tatto). Si parte alle ore 16.00 con il percorso olfattivo dal titolo “La corte delle spezie”, presso la Galleria la Corte (via de Coverelli), con un progetto di Angela Nocentini, Gaetano Cunsolo e Pietro Gaglianò, che per un giorno faranno diventare la Corte una bottega di spezie provenienti da tutto il mondo; alle ore 18 il percorso tattile dal titolo “Riflessologia” presso la Casa della creatività (vicolo santa Maggiore, n°1) organizzato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e alle 21 presso il Loft Studio (via Bufalini, 1) il percorso uditivo e gustativo con l’evento “Clear Round & Hamingway”, dove il musicista Alessandro Gigli proporrà un progetto musicale fortemente marcato dall’esperienza di sperimentazione classica. Il concerto sarà accompagnato dalla degustazione di cioccolato, selezioni di thè, vini e liquori offerte dalla caffetteria Hemingway.

 

Il Festival è organizzato dall’associazione culturale “Cultcube” (tutta al femminile, nata nel 2010 a Firenze) con il contributo del Comune di Firenze - Assessorato Università e Ricerca, Politiche giovanili, Presidenza del Consiglio del Comune di Firenze e della Coop (Unicoop Firenze). Con il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, Roots & Routes International, Fabbrica Europa, Galleria la Corte Arte Contemporanea e Ied Firenze. Per la realizzazione del progetto sono state coinvolte diverse associazioni presenti sul territorio tra cui Asif (Associazione degli studenti iraniani di Firenze), Caat (Coordinamento associazioni albanesi Toscana), Fat (Federazione africana in Toscana), Colombia Es Onlus, Ecate. I ristoranti che hanno aderito all’iniziativa sono: Trattoria 4 leoni, La valle dei cedri, Maracanà Grill, Moyo e Zoe. Info su www.cultcube.it . (lb)

 

Si allega il programma:

 

Programma

 

Mercoledì 19 maggio - serata Oriente

Le Pera – Nardi duo _ Repertorio classico Arabo-Ottomano

duff, bendir, darabouka, riqq, cajon, gong, piatti Emanuele Le Pera oud Elias Nardi

 

Dal Quattrocento al Novecento: cinque secoli in cui la musica “classica” araba-ottomana si è evoluta, e perfino rivoluzionata insieme al mondo che la esprimeva e la esprime, conservando tuttavia le sue caratteristiche fondanti che difficilmente noi attribuiamo alla nostra musica classica euro-occidentale. Questo è il repertorio del duo Le Pera – Nardi: improvvisazione su scale, spesso su un massimo di uno o due accordi; costruzione di componenti a tempo che scatta e cambia sulla base di una articolazione profondamente orientale; e naturalmente un eccezionale virtuosismo depositato in anni di pratica e frequentazioni mondiali.

 

Giovedì 20 maggio - serata Sudamerica

Medilatina guest Floriana Mungari

voce, chitarra e tamburi Gianfranco Narracci ; fisarmonica Pasquale Rimolo ;

chitarra elettrica, acustica Ferdinando Olivieri; voce e basso elettrico Francesca Taranto; voce Floriana Mungari

 

Il repertorio di Medilatina è composto da canzoni originali a firma di Gianfranco Narracci e da piccoli gioielli musicali ripescati dalla tradizione popolare del sud e appositamente rielaborati e arrangiati per questo organico. Fra ritmi latini, accenni arabi, canzone popolare e d’autore, le melodie e i ritmi di Medilatina rievocano atmosfere mediterranee e, solcando il mare, approdano dolcemente ai Caraibi, alla bossanova brasiliana e al fado, attraverso il canto di Floriana Mungari, voce solista dell’orchestra Musipolitana.

 

Venerdì 21 maggio - serata Africa

Quartetto Griot Dembelé

voce, balaphon, djembe, cora Brahima Dembelé ; chitarra elettrica, acustica Ferdinando Olivieri

basso elettrico, voce Francesca Taranto; batteria, piano elettrico Alessandro Di Puccio

 

Appartenente alla casta dei “griots”, Brahima Dembelé nasce nel 1970 in una regione al confine fra la Costa d’Avorio e il Burkina Faso. A Firenze dal 1993, nel 2009 fonda questo gruppo che basa il repertorio su canzoni originali composte dallo stesso Dembelé, con la collaborazione, per gli arrangiamenti, di Alessandro Di Puccio e Ferdinando Oivieri. Il materiale musicale è costituito da segmenti melodici ispirati ai canti della tradizione del centro Africa: ma lo sviluppo del canto, anziché spaziare liberamente, è contenuto in strutture compositive occidentali come la classica “forma canzone”. Un altro elemento di distinzione è costituito dalla strumentazione della sezione ritmica: chitarra, basso elettrico e batteria che, pur cogliendo e sottolineando l’origine “afro” dei brani, dà origine a un sound legato a linguaggi definibili “contemporanei” o “urbani” come il jazz, il reggae e il pop. In tutto questo il balaphon e il djembe si inseriscono come a testimoniare la radice africana di quella musica, restituendo una origi­nale purezza all’intero “compost” sonoro.

 

Sabato 22 maggio - serata Europa orientale

Neglizi & Koka Madeinal guest Roots&Routes International

Resi Nakaj e Leandro Ndoja, giovani rapper albanesi da anni residenti in Italia e con legami profondi nelle comunità immigrate del territorio fiorentino, guidano una session-festa danzante multietnica e multiculturale con gli ospiti di Roots&Routes International, testimoni attivi dell’incontro tra diversità culturali e della piena affermazione di una regione d’Europa che la cosiddetta identità europea ha troppo a lungo rimosso, falsificato, deportato,“espunto”, che troppo a lungo sono state “separate in casa”.