Cimiteri, Torselli (PdL): "Permettere ai feti abortiti di poter essere seppelliti significa riconoscere il loro valore di esseri umani, oltre a segno di grande civiltà"

"Un grosso plauso all'assessore Saccardi. Riconosciuto finalmente il valore della vita"

“Permettere ai feti abortiti di poter essere seppelliti nei nostri cimiteri, accanto agli altri bambini non nati, rappresenta un passo importantissimo verso il pieno riconoscimento del valore della vita, oltre ad essere un segno di profonda civiltà. Per questo mi sento in dovere, pur da esponente dell'opposizione, di rivolgere un grande e sentito plauso all'assessore Stefania Saccardi per la stesura del nuovo regolamento di Polizia Mortuaria”. Questo il commento del consigliere comunale del PDL, Francesco Torselli.
"L'aborto - spiega Torselli - è da sempre un tema spigoloso e difficile da affrontare, ma per chi, come me, è fortemente contrario, uno degli aspetti peggiori e più crudeli è sempre stato quello di sentire considerare i feti abortiti come scarti di ospedale, al pari di una ciste o di un'infezione asportata. Oggi, grazie all'assessore Saccardi, anche questi bambini mai nati potranno avere un luogo dove riposare in pace, al pari degli altri angeli che non hanno conosciuto la luce di questa vita".
"Non ho ancora letto l'intero regolamento - fa sapere il consigliere del PDL - ma questo importante passaggio mi porta già di per sé a complimentarmi col lavoro svolto dall'assessore anche se, in aula, annuncio fin da ora la presentazione di un emendamento al testo per modificare la dicitura che descrive questi bambini come 'prodotti abortivi o prodotti del concepimento'".
"Oggi a Firenze - conclude Torselli - è stato segnato un passo fondamentale verso il riconoscimento dei feti abortiti come veri e propri esseri umani. Permetterne la sepoltura all'interno dei cimiteri significa di fatto questo e di ciò va ringraziata questa amministrazione comunale. Fino ad oggi li abbiamo sentiti chiamare in tutte le maniere possibili, da 'ammassi di carne' a 'grumi di cellule', da oggi finalmente saranno chiamati col loro nome: bambini".

(fdr)