Due giorni di eventi a Firenze per celebrare il centenario della nascita di Camus

 

Nel centenario della nascita, Firenze dedica un omaggio corale ad Albert Camus (1913-1960), lo scrittore, filosofo e drammaturgo francese, Premio Nobel per la letteratura nel 1957. L’iniziativa ‘Albert Camus, solitario solidale’, che si terrà il 26 e 27 settembre, è stata presentata questa mattina a Palazzo Vecchio dall’assessore alla cultura Sergio Givone, dall’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, dalla professoressa Sandra Teroni, curatrice dell’evento, da Ann Rabeyroux, direttrice dell’Institut français di Firenze e da Paolo Chiappini, presidente della Fondazione Sistema Toscana. Ad organizzare la due giorni Comune di Firenze, Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana in collaborazione con Sum- all’Istituto italiano di scienze umane, Associazione amici dell’Institut français di Firenze, Gabinetto Vieussuex, con il contributo di Air France e Ente cassa di Risparmio di Firenze. Primo appuntamento il 26 settembre all’Istituto italiano di scienze umane (altana di Palazzo Strozzi, ore 17) per l’incontro ‘Sulle tracce di Albert Camus’ che vedrà gli interventi di Valerio Magrelli, Sergio Givone e Italo Dall’Orto. Proprio quest’ultimo leggerà alcuni brani di ‘Il deserto’ un testo giovanile del premio Nobel, scritto quasi completamente durante il suo soggiorno a Firenze, nel 1937.
«A differenza di Goethe e di tanti altri scrittori – ha sottolineato l’assessore Givone – Albert Camus volle venire a Firenze perché qui cercava uno sguardo che gli permettesse di cogliere la perfezione della forma, per usare le sue stesse parole ‘l’eterno nel visibile’. Non a caso Camus aveva da poco discusso la sua tesi di dottorato ‘Metafisica cristiana e neoplatonismo’, e il neoplatonismo era la filosofia dei maestri del Rinascimento, una filosofia fondata sulla teoria dello sguardo gettato sull’Essere e capace di cogliere nell’Essere il senso di tutte le cose».
Sempre il 26 settembre alle cinema Odeon (piazza Strozzi, ore 21) si terrà l’incontro con il regista Gianni Amelio, intervistato dai critici Gabriele Rizza e Claudio Carabba. A seguire, alle 21.30, la proiezione del film di Amelio ‘Il primo uomo’, con Jacques Gambli, Catherine Sola e Maya Sansa, tratto dall’omonimo libro, pubblicato postumo, di Camus.
Venerdì 27 settembre la giornata di eventi comincia alle 11 al giradino di Boboli con una passeggiata, un ‘percorso camusiano’ verso il Forte di Belvedere introdotto da Alessandro Cecchi. A seguire, alle 17 all’Institut français (piaza Ognissanti 2) si terrà l’incontro sull’opera di Camus, coordinato da Laura Barile, con interventi di Maïssa Bey, Sandra Teroni e Benjamin Stora. Alle 21, sempre all’Institut français, proiezione del film ‘Lo straniero’, di Luchino Visconti con Marcello Mastroianni e Anna Karina.
«Questa due giorni farà conoscere molti aspetti di questo grande intellettuale perché Camus è stato spesso disconosciuto – ha ricordato l’assessore Givone – basti pensare che pur avendo lasciato un segno profondo e importante nella filosofia, oltre che nella letteratura, il suo profilo è stato inserito solo nella terza edizione della Garzantina dedicata appunto alla filosofia». (fn)