Animali, Stella (PdL): "Anche cani e gatti nello stato di famiglia"
"In Italia ci sono circa 10 milioni di cani ed altrettanti gatti che vivono nelle nostre famiglie, e allora perché non inserirli nello stato di famiglia? Sottoscrivi la petizione che trovi on line su www.marcostella.it". A lanciare la petizione è il capogruppo del PdL Marco Stella che spiega: "L'introduzione nello stato di famiglia di una apposita sezione dedicata agli animali di affezione, ha lo scopo di rendere ancora più vincolante il rapporto tra i componenti della famiglia e gli animali domestici, e darebbe una svolta nella lotta contro gli abbandoni perché, a differenza di oggi che con l’iscrizione all’anagrafe canina Fido viene considerato come un bene di proprietà, seppur riconoscendo il fatto che trattasi di essere senziente, l’inserimento nello stato di famiglia lo eleverebbe a rango di componente animale della medesima famiglia con maggiori diritti di tutela e responsabilità, non solamente da parte del padrone del cane, ma da parte di tutti i componenti della famiglia. L’introduzione di fido nello stato di famiglia sarebbe di fatto automatica essendo i cani di proprietà già iscritti all’anagrafe canina. Di fatto, si tratterebbe di un passo importante e facilmente gestibile anche a livello anagrafico. Diversa la questione per il gatto o il coniglio di casa, i quali potrebbero entrare nello stato di famiglia solo attraverso una dichiarazione del proprietario, non essendoci ancora le anagrafi nazionali e regionali di iscrizione dedicate a questi animali. L’idea di dare il proprio cognome ai nostri amici a quattro zampe - aggiunmge il capogruppo Stella- registrandolo presso l’anagrafe comunale, se messa in pratica, darebbe una svolta decisiva ai diritti del nostro caro amico peloso.
Dare il proprio cognome al cane e al gatto di casa cosi come lo si dà al proprio figlio, inserire il cognome di micio e fido nell’anagrafe comunale, in modo che l’animale domestico possa avere i diritti necessari riconosciuti ai componenti della famiglia: diritto alle cure veterinarie, diritto ad ereditare i beni di famiglia (con tutor). Ma che soprattutto obblighi la famiglia ad avere verso di lui tutti i doveri che discendono dall’essere anche micio e fido componenti speciali della famiglia di appartenenza. Questo aiuterebbe sicuramente a ridurre l’abbandono estivo dei nostri amici a quattro zampe, ma imporrebbe anche una serie di comportamenti maggiormente responsabili da parte di coloro che adottano micio e fido, che di fatto prendendo il cognome del loro compagno umano diventano parte integrante della famigli“.“Sono oramai tantissime le persone che trattano Micio e Fido come dei componenti della propria famiglia, è ora di superare il vecchio concetto di proprietà, cani e gatti ce lo dimostrano tutti i giorni che noi non siamo loro padroni ma al massimo loro compagni di avventura in questa vita, ed allora, se sono parte della nostra famiglia, tanto vale che vengano riconosciuti ufficialmente come tali e come tali trattati con diritti e doveri"
(lb)