Michelangelo a Forte dei Marmi, una grande mostra celebra il legame fra Firenze e la "Versilia storica"
Il legame fra Firenze e la Versilia celebrato grazie a Michelangelo che di Forte dei Marmi fece il porto d’arrivo per il ‘suo’ marmo. Il rapporto fra la “Versilia storica” e il capoluogo toscano viene rievocato nella mostra “Michelangelo a Forte dei Marmi” che dal 19 luglio (inaugurazione ore 18,30) al 6 ottobre si svolgerà presso il Fortino (piazza Garibaldi). L’iniziativa è stata presentata stamani in Palazzo Vecchio dal presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani che è anche presidente della Casa Buonarroti, dal sindaco di Forte dei Marmi Umberto Burrati, dalla curatrice della sezione dedicata alla facciata della basilica di San Lorenzo Veronica Ferretti e da Riccardo Tarabella presidente del Comitato celebrazioni Lodo Leone X. “Una grande occasione – ha detto Giani- a 500 anni dal Lodo di Leone X per rafforzare la relazione che lega Firenze a Forte dei Marmi, Pietrasanta, Stazzema, Seravezza e anche un momento per celebrare il legame fra Michelangelo e il Forte a cui si collega la storia della facciata della basilica di San Lorenzo attraverso i marmi del Monte Altissimo che dovevano servire proprio per la costruzione della facciata”.
Michelangelo infatti stava aprendo una nuova fase secondo le ambizioni della famiglia medicee che non voleva più dipendere dal monopolio commerciale del marmo operato da Carrara. Grazie quindi al grande Maestro il porto di Forte dei Marmi diventava strategico per il trasferimento del materiale e la Versilia storica assumeva un ruolo fondamentale nelle ambizioni di crescita di Firenze. Giani insieme al sindaco Burrati ha ricordato non solo i 500 anni del lodo Mediceo per l’importanza nell’identità della genesi della Versilia storica, ma anche il 2016, 500esimo anniversario della committenza di Leone X al Buonarroti per la realizzazione della facciata. E per ribadire il legame fra il Forte, Michelangelo e Firenze, fu un mecenate di Seravezza, Francesco Mattei, all’inizio del ‘900 a donare un fondo per arrivare a realizzare la facciata della basilica. La mostra, oltre ad esporre numerose opere ed inediti del maestro, ricostruisce le varie fasi che portarono alla concorso del 1900 per la basilica e quelle che portarono a premiare, nel secondo concorso nel 1905, Cesare Bazzani. (lb)