Bilancio Consuntivo 2012, PdL: "Sta in piedi grazie alle scelte del governo Berlusconi: da Renzi solo aumenti, multe e fallimenti"
Questo l'intervento del consigliere del PdL Emanuele Roselli in aula nel dibattito sull’approvazione del bilancio consuntivo 2012
“Il sindaco Renzi vorrebbe mandare Berlusconi in pensione, ma – come anche sì è capito molto bene dalla sua relazione, assessore, senza le scelte del governo di centrodestra adesso sarebbero i fiorentini ad avere un prospettiva ancor più preoccupante di quella attuale, già di per sé difficile e impegnativa.
“I numeri parlano chiaro: ciò che dà ossigeno ai conti del Comune di Firenze sono le scelte politiche e gli accordi presi grazie alla collaborazione con il Governo Berlusconi: l'imposta di soggiorno, che ha portato nelle casse quasi 21,4 mln di euro, l'accordo siglato con il ministro Gelmini e il ministro Tremonti a riguardo del passaggio allo Stato del personale dell'ITI Da Vinci, che ha permesso di ridurre le spese del personale di oltre 12 mln, il risparmio degli affitti maturato grazie al trasferimento di molte sedi giudiziarie nel nuovo Palazzo di Giustizia, totalmente pagato con fondi del governo del centrodestra. Cifre considerevoli che hanno permesso di compensare le scelte sbagliate che sono uscite invece dal cappello del sindaco Renzi: un piano alienazioni che ha costantemente fallito negli anni con un crollo del 50% rispetto a quanto incassato l'anno precedente, e che ha registrato in sede di accertamento il 35% rispetto alle previsioni di quest'anno (che già erano fortemente ridimensionate); la promessa non mantenuta di ridurre le entrate da multe che invece sono aumentate oltre ogni record (quasi 51 mln); una riduzione drastica e significativa delle entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione, quasi 2 mln in meno rispetto al 2010 conseguente anche alla scelta di realizzare un Piano Strutturale a "volumi zero"; l'aumento della spesa corrente – rispetto alle previsioni iniziali - non manifesta una certa propensione al risparmio.
E' evidente quindi che non si possono delegare tutte le responsabilità della difficoltà di gestione ad un Patto di Stabilità certamente da rivedere, ma che è bene ricordarlo esisteva anche quando il sindaco andava in giro a fare promesse a destra e, soprattutto, a sinistra.
Il Patto di Stabilità esiste, ma soprattutto ESISTEVA, esisteva anche quando si facevano annunci e promesse…
Noi chiediamo ed apprezziamo realismo e chiarezza, anche a costo di sognare un po’ meno, anche a costo di non leggere bene l’orologio della Torre di Arnolfo o di non vedere finita la facciata di San Lorenzo.
Sulle entrate però hanno inciso anche le scelte di questa amministrazione ed è giusto dare a Renzi ciò che è di Renzi.
Nel febbraio 2010 sono state decise le nuove tariffe per i servizi alla persona e l'utilizzo del suolo pubblico (dalla Cosap ai passi carrabili) con incrementi che vanno dal 25% al 50% rispetto alla precedente amministrazione. Incrementi a carico di famiglie con un reddito ISEE superiore ai 32.500 euro: soglia che supera ogni persona che solitamente si identifica nel ceto medio, così come dimostrano le nostre simulazioni. Due genitori che lavorano, una casa di 90 mq di proprietà, magari comprata con i risparmi di famiglia, poche migliaia di euro in risparmi ed eccoti vittima gli aumenti del sindaco Renzi che ha fatto cassa proprio su tante di queste famiglie.
Così a distanza di poco più di due anni dall'aumento delle tariffe, nelle casse del Comune sono arrivati molti soldi in più. Soldi delle famiglie fiorentine.
I numeri parlano da soli: l’amministrazione incassa 11,8 milioni in più con gli aumenti decisi da Renzi, il doppio di quanto restituito col taglio dell’Irpef, tanto sbandierato dal nostro sindaco sulle tv nazionali.
Le entrate derivate dalla mensa scolastica dei nostri ragazzi è aumentata mediamente di 1 mln di euro all'anno, passando da una media di 11 mln di euro annui sotto la giunta Domenici, ai 12 mln di euro all'anno sotto la giunta Renzi. Un aumento in termini reali, superiore al 13%.
Stesso discorso per le entrate dei servizi pre e post scolastici, aumentate di oltre il 21% all'anno, con un aumento medio di 65.000 euro all'anno. Il servizio scuolabus è aumentato quasi del 18%, portando all'amministrazione Renzi un aumento di oltre 80.000 euro in tre anni. Tutti aumenti decisi con le delibere del febbraio 2010.
L'accesso alla ZTL ha portato aumenti nelle entrate superiori al 48%, grazie sopratutto alla gabella sugli artigiani. Nel 2012 l'amministrazione ha incassato oltre 58.000 euro contro i 22.000 euro del 2008. Gli aumenti derivanti dalle multe hanno subito una impennata annua di oltre il 23% battendo tutti i record dell'amministrazione Domenici, così come sono aumentate del 30% le entrate derivanti dall'occupazione del suolo pubblico e dai passi carrabili, con una maggiore entrata annua di oltre 7 mln di euro.
A tutto questo c'è da aggiungere entrate maggiori, rispetto al 2008, di oltre 71 mln di euro derivanti dall'introduzione della nuova ICI sulla prima casa e dall'imposta di soggiorno, che per fortuna, almeno quest'ultima, è a carico dei turisti e non dei fiorentini. Il Sindaco si vanta di "aver restituito" ai fiorentini 6 mln di euro avendo ridotto l'irpef comunale dello 0,1. Ebbene, l'amministrazione Renzi ha reso con la mano destra le briciole di tutto quello che ha prelevato con la mano sinistra al ceto medio fiorentino in questi anni.
Questi sono i numeri assessore e non è detto che debba saperli tutti visto che lei è con noi da poco tempo.
Non vogliamo limitarci però alle critiche, non è il nostro stile.
Da cosa possiamo – e secondo noi, DOBBIAMO RIPARTIRE, in attesa di una legislazione nazionale più equilibrata e di buon senso.
Occorre ripartire dalle persone, da quei soggetti sociali che hanno voglia di fare e costruire a cui l’amministrazione non deve dare sussidi, ma spazi di azione.
Il principio di sussidiarietà, di cui molti parlano ma che pochi poi realmente realizzano e applicano è secondo noi la strada.
Perché non è solo un principio sociale e culturale, ma è un principio che ha una rilevanza economica notevole, che è ancor più rilevante in un momento difficile come questo.
Principio di sussidiarietà è la chiave di volta per poter continuare a garantire servizi di qualità, ma a costi minori per la pubblica amministrazione.
Il percorso iniziato sul servizio asili nido sta permettendo all’amministrazione di valorizzare non solo soggetti che operano sul territorio secondo i canoni qualitativi fissati dal Comune stesso – che quindi ha un ruolo determinante sugli indirizzi, la qualità e il controllo – ma anche di essere stimolo alla creatività delle persone, della associazioni, delle imprese sociali, riducendo i costi complessivi di un servizio comunque fondamentale.
Lo stesso principio deve potersi allargare anche i altri settori, dai servizi alla persona, all’ambito sociale e perché no, anche culturale.
Mi permetto poi di dare un suggerimento in nome della trasparenza del rapporto con i cittadini:
Sarebbe bello che questa amministrazione lavorasse ad un “bilancio sociale”, dove siano leggibili e chiari non solo i numeri, gli aspetti fiscali, ma il percorso sul quale si sta camminando e i passi che di volta in volta si riescono a fare, dove anche chi non è addetto ai lavori possa capire dove vanno a finire i propri soldi. Per noi e per i cittadini l’aspetto veramente decisivo non è solo quanto si spende, ma COME SI SPENDE, IN COSA E PERCHE’.
Adesso occorre accelerare sul Bilancio Preventivo: non vogliamo ritrovarci a votare un testo che arriva dopo sei mesi, in cui tutto è già stato deciso senza il voto del Consiglio Comunale. Il Sindaco ci dica subito quali sono i suoi progetti per la città e dove pensa di prendere i soldi necessari a tradurre in azioni concrete le sue tante buone intenzioni che purtroppo non sono buone nemmeno per lastricare le strade che a noi interessano: che è bene ribadire sono quelle di Firenze, e non certo quelle che portano a Roma…”.
(fdr)