Riapre lo Chalet Fontana dopo oltre due anni di lavori, l'assessore Bettarini: "Un locale storico che oggi fa rinascere un pezzo della Firenze Capitale"
Non solo ristorante ma luogo di musica, eventi e incontri con il mondo della cultura, della politica e dell’arte. Dopo oltre due anni di lavori riapre lo storico Chalet Fontana, a pochi passi dal piazzale Michelangelo. Spazio interno ed esterno completamente rinnovati per riportare agli antichi splendori quello che, alla fine dell’800, rappresentava il crocevia di poeti e scrittori.
“Nel 150esimo di Firenze Capitale è bello far rivivere un locale che rappresenta un momento di grande vivacità facendo rinascere un pezzo della città di allora – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico e turismo Giovanni Bettarini, intervenendo all’inaugurazione – In un luogo come questo, è importante la presenza di uno spazio in grado di proporre una visione di città e di testimoniare il processo di trasformazione in corso, con un’attenzione anche al rispetto e al recupero della tradizione dell’artigianato artistico fiorentino che qui vediamo negli arredi. È un momento di grande fermento per Firenze – ha concluso Bettarini – Progetti come questo sono lo specchio di una trasformazione che è occasione di miglioramento e rappresentano la direzione in cui questa Amministrazione sta andando. Per questo li sosteniamo”.
“Abbiamo deciso di lanciarci in questa avventura - spiegano Pierpaolo Taraschi e Antonella Giachetti rappresentanti della proprietà – perché eravamo convinti che fosse giusto provare a far tornare questo splendido luogo punto di riferimento del mondo artistico e culturale della città. Ci ispiriamo proprio a Tullio Fontana che, nei primi anni del '900, in un contesto di forte crisi economica e sociale, decise di aprire lo Chalet in una zona che voleva essere il biglietto da visita della città. Conosciamo bene la difficoltà di questo periodo e ciò rende la nostra sfida ancora più affascinante. Inoltre, in quest’avventura, abbiamo deciso di puntare molto sui giovani ai quali abbiamo affidato la ristorazione e il bar, convinti che con il loro entusiasmo sapranno far rivivere questo luogo nella maniera migliore”.
La struttura, completamente rinnovata, è stata arredata con materiale tipico dell'artigianato fiorentino. A partire dallo storico banco bar del Caffè Bistrot, datato 1896, restaurato dalle sorelle Rangoni, così come fiorentina è l'azienda Monique Lucienne che ha curato l'illuminazione. La sala ristorante che si affaccia sul giardino conta 60 coperti e la cucina è stata affidata allo chef Alessio Morelli. La sala eventi è stata intitolata al celebre pittore Ottone Rosai che era solito fermarsi, insieme allo scrittore Vasco Pratolini, allo Chalet per fare colazione. Il giardino, un ettaro verde curato dall'azienda Giorgio Tesi, è uno dei punti centrali del progetto di riqualificazione dell'area. Una volta a regime ospiterà un orto biodinamico, mentre è in cantiere un anfiteatro naturale per accogliere performance teatrali e non solo. Nel terreno circostante è stato ricavato un parcheggio per 50 auto.