In Palazzo Vecchio la vicesindaca Giachi consegna i riconoscimenti ai vincitori del ‘Premio Ricerca Città di Firenze'

Consegnati, questo pomeriggio a Palazzo Vecchio, i riconoscimenti ai ricercatori vincitori della quarta edizione del ‘Premio Ricerca Città di Firenze’, promosso dall’assessorato all’università e alla ricerca e realizzato con la Florence University Press, il centro editoriale dell’ateneo fiorentino.
L’iniziativa, che ha come obiettivo quello di sostenere la ricerca scientifica nell’area umanistica e delle scienze umane dei giovani studiosi, prevede la pubblicazione di 6 monografie inedite (in versione cartacea e digitale on-line) individuate con un apposito bando. L’edizione digitale è ad accesso aperto e quindi sarà consultabile e scaricabile integralmente.
I vincitori dell’edizione 2014, premiati dalla vicesindaca e assessora all’università e ricerca Cristina Giachi, sono Barbara Del Giovane (‘Seneca, la cosiddetta diatriba cinico-stoica e la ricerca di una morale austera. Caratteristiche, influenze, mediazioni di un rapporto complesso’), Federico Sofritti (‘La professione medica nella sanità aziendalizzata: etica, identità professionale e criteri decisionali’), Gianluca Stefani (‘Sebastiano Ricci impresario d’opera (1694-1729’), Adela Gjata (‘Renato Simoni: un’idea di teatro tra drammaturgia, critica teatrale e pratiche registiche’), Stefania Voli (‘Soggettività dissonanti. Movimenti extraparlamentari nell’Italia degli anni Settanta. Percorsi biografici tra storia e memoria’) e Erica Podestà (‘Le egloghe elegantissimamente composte: la Buccolica di Girolamo Benivieni edizione critica e commento’).
«La ricerca è un ben prezioso che per fortuna è uscito dal cono d’ombra cui l’aveva condannato una politica dell’università miope- ha rilevato la vicesindaca Giachi – con questo premio, quattro anni f a, il Comune di Firenze voleva testimoniare un’attenzione e i volti sorridenti dei premiati di tutte le edizioni ci hanno confermato che si tratta di qualcosa di più e che il premio continua a meritare il nostro investimento»
I lavori sono stati giudicati da una commissione nominata dal rettore, composta da professori e ricercatori di ruolo, che ha tenuto conto, in particolar modo, della rilevanza e dell’originalità dei manoscritti. (fn)

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