Maurizio Sguanci (Presidente Q. 1) sull'istituto Demidoff e Nidiaci
“Il Consiglio del Quartiere 1 non ha deliberato nessuna vendita a privati dell’istituto Demidoff e del complesso dei Nidiaci” replica il Presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci alla nota del consigliere Tommaso Grassi. “I rappresentanti di Sel – Firenze Riparte a Sinistra hanno, come spesso accade, riportato in modo improprio, mistificando i fatti, una discussione che c’è stata nel corso dell’ultimo Consiglio di Quartiere. Qualora l’istituto Demidoff non fosse messo in liquidazione – spiega il Presidente Maurizio Sguanci – ci ritroveremmo con un immobile in deperimento perché non ci sono soldi per ristrutturarlo. I proventi della vendita non sarebbero destinati all’immobile e ai servizi alla persona, garantiti dal presidio sanitario di Montedomini, e che interessano progetti di marginalità, fragilità e disabilità e un progetto per famiglie con figli con problemi di autismo. Montedomini non potrebbe investire quelle risorse per i servizi e senza questa operazione subiremmo due danni: perdita di un immobile storico e di un centro importante per il Quartiere. Riguardo ai Nidiaci informo i consiglieri che il complesso è già stato venduto. La proprietà, dopo anni di stallo, ha fatto questa proposta che si concretizza con un atto d’obbligo che contiene una polizza fideiussoria. Se il Consiglio comunale – prosegue il Presidente Maurizio Sguanci – nell’approvare il regolamento urbanistico prevedesse, in assoluto, che sia possibile fare parcheggi per privati sotterranei, e il venir meno del vincolo G2E sui 184 mq. della vecchia ludoteca. La proprietà s’impegna, entro 365 giorni dall’approvazione del regolamento urbanistico, a costruire una nuova ludoteca di 200 mq. su un terzo del terreno che la proprietà renderebbe al Comune. La nuova ludoteca sarà realizzata su progetto del Comune i cui lavori saranno sovrintesi dalla direzione urbanistica. Qualora – aggiunge Sguanci – entro un anno esatto i lavori non fossero ultimati il Comune potrebbe immediatamente riscuotere i 275 mila euro di fideiussione. Visto il parere dell’avvocatura potremmo andare, altrimenti, ad un lunghissimo contenzioso che, con poca probabilità potrebbe prevedere per il Comune un risultato positivo. Tutto questo non è stato deliberato dal Consiglio di Quartiere 1” conclude il Presidente Maurizio Sguanci. “Si tratta solo di una proposta d’obbligo che deve essere votata dal Consiglio comunale quando affronterà il regolamento urbanistico”. (s.spa.)