Miriam Amato (M5S): Tav, quando l'interesse di pochi si scontra con il benessere di molti

"Considerazioni sulla Tav fiorentina, per spiegare meglio il perché considero quest'opera inutile, dannosa, e spaventosamente costosa"

Considerazioni della consigliera del MoVimento 5 Stelle Miriam Amato sulla Tav fiorentina, per spiegare meglio il perché considero quest’opera inutile, dannosa, e spaventosamente costosa.

Costi, per comprendere quanto siano aumentate le spese bisogna partire dal bilancio di Nodavia, (società creata per realizzare il passante dell’alta velocità ), che ha richiesto più volte di sospendere i lavori, mentre Italferr, (la società di progettazione di RFI), ha insistito per proseguirli.

Nei fatti, analizzando il bilancio di Nodavia, i costi sono aumentati del 500%.
Un capitolo interessante - spiega Miriam Amato - è quello delle riserve, cioè lerichieste da parte del costruttore di maggior prestazioni economiche, dovute ad aumento di costi. Di solito è il direttore dei lavori che stabilisce la congruità della richiesta, ma nel caso del General contractor il direttore dei lavori è pagato e al servizio del costruttore stesso, è naturale domandarsi quali interessi tutelerà.

Tali riserve ammontano a:
421.384.866 – quattrocento milioni al 31 ottobre 2013
528.184.977 – cinquecentoventotto milioni al 30 aprile 2014

In sei mesi le spese sono aumentate di 106.800.11- oltre cento milioni.
Le spese ad oggi, sono di quasi 700 milioni di euro, per un progetto inutile e dannoso.

Un’opera irrealizzabile per, diversi motivi fra i quali, l’impossibilità di gestire le terre di scavo prodotte dalla fresa.

Si sta muovendo anche l’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione), per indagare sulle stesse criticità che il Comitato No Tunnel Tav, a cui do il pieno appoggio, denuncia da anni.

Per quanto riguarda l’impatto ambientale, oltre alle già citate terre di scavo c’è la compromissione della falda acquifera .
Anche L’ARPAT, nella nota che valuta l’andamento della falda (dal gennaio 2012 a marzo 2013), ne evidenzia l’impatto, nonostante i pozzi drenanti realizzati su prescrizione dell’Osservatorio Ambientale e del Comitato No Tunnel Tav.
La situazione critica si regista a Campo di Marte e nel cantiere dei Macelli.
Ricordo che variazioni della falda acquifera comportano: a valle, dove si abbassa il livello dell’acqua, si possono registrare cedimenti del terreno d’interi isolati; a monte, dove si innalza, oltre agli allagamenti negli scantinati, che è il meno, si riduce la capacità portante delle fondazioni degli edifici esistenti. Sono anche altre le criticità evidenziate dai tecnici del Comitato No Tunnel Tav che, da anni opera sul territorio, fornendo preziose documentazioni sul Progetto del AV fiorentina e che abbiamo esposto al Sindaco.
Dovremmo andare a visitare il cantiere della stazione Foster, in commissione ambiente, al momento - conclude Miriam Amato - non ci è consentito essere accompagnati dai nostri tecnici, non ne capisco il motivo, spero che ci giunga al più presto l’autorizzazione, per ottimizzare il sopraluogo in nome della trasparenza. (s.spa.)