Presentato al Palagio di Parte Guelfa l'VIII Rapporto sulla sussidiarietà

L'assessore Funaro: "Per rendere i nostri servizi sempre più efficaci ed efficienti è fondamentale continuare la collaborazione con il terzo settore, le cooperative sociali e il volontariato"

“Siamo felici di accogliere l’VIII Rapporto sulla sussidiarietà e ringraziamo il professor Vittadini per essere venuto qui a Firenze. Pensiamo che per rendere i nostri servizi sempre più efficaci ed efficienti e per poter dare risposte rapide e di qualità sia fondamentale continuare un processo di collaborazione e sinergia con il mondo del terzo settore, le cooperative sociali ed il volontariato. Come Comunepensiamo sia fondamentale riuscire a valorizzare le risorse presenti in questo settore, individuando quali sono i servizi che meglio si adattano al tipo di competenze, e riuscendo anche tramite la collaborazione tra più soggetti, ad ottenere la massima qualità per l'utente”. Lo ha detto oggi l’assessore al Welfare Sara Funaro, aprendo i lavori di presentazione dell’Ottavo Rapporto sulla sussidiarietà dal titolo “Sussidarietà e… qualità nei servizi sociali” al Palagio di Parte Guelfa, evento promosso dall’associazione Progetto S. Agostino.
Il rapporto, presentato dal professor Giorgio Vittadini, docente di statistica comparata all’Università Bicocca di Milano, offre un contributo nell’affrontare i temi dell’efficienza e della qualità dei servizi in Italia, con una particolare attenzione al contributo della sussidiarietà, il principio che mette al centro il valore di ogni persona e il ruolo delle iniziative ‘dal basso’. Dalla ricerca emerge che non ha più senso opporre gestione pubblica e gestione privata nei settori del welfare e che la prospettiva migliore è quella di una loro complementarietà.
Riprendendo quanto illustrato dal professor Vittadini, l’assessore Funaro ha poi sottolineato“l’importanza della fase di valutazione, che permette il miglioramento della qualità dei servizi, facendo emergere eventuali criticità ma anche punti di forza” e ha rimarcato “la necessità di coinvolgere maggiormente il cittadino, che deve vivere i servizi come qualcosa di cui sentirsi parte attiva”.
All’appuntamento erano presenti numerosi rappresentati di associazioni, assistenti sociali del territorio eoperatori del privato sociale.