Al Museo Archeologico di Firenze al via la mostra sulla Sardegna nuragica

Dal 5 settembre ricostruzioni, gigantografie e reperti. La vicesindaca Giachi: "Esempio positivo di attaccamento alla propria identità e cultura"

Dal 5 settembre a metà ottobre il Museo archeologico Nazionale di Firenze ospiterà presso gli spazi della Sala del Nicchio la mostra “Miti e simboli di una civiltà mediterranea: la Sardegna nuragica”. Suggestive ricostruzioni quasi in scala reale, gigantografie di interni di nuraghi e copie delle celebri statue di Monte Prama accompagneranno il visitatore in un percorso che approfondirà gli aspetti dell’agricoltura e della metallurgia. Accanto ai reperti soprattutto bronzei provenienti dalle più importanti sedi museali della Sardegna, saranno esposti i materiali nuragici custoditi presso il Museo Archeologico di Firenze. Si tratta di oggetti rinvenuti in ricche tombe villanoviane ed Etrusche specie dell’Etruria mineraria (Populonia e Vetulonia), che testimoniano gli intensi rapporti fra Nuragici e popolazioni tirreniche tra X e VIII secolo avanti Cristo.

L’evento è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio alla presenza, tra gli altri, della vicesindaca Cristina Giachi, di Fiorella Maisto, presidente associazione culturale Sardi in Toscana, Carlotta Cianferoni, museo Archeologico nazionale di Firenze, Franco Campus, archeologo e curatore della mostra, Rosolino Petretto, sindaco Comune di Ittireddu, Laila Dearca, sindaco del Comune di Teti, Giovanni Uras, sindaco del Comune di Torralba e Daniele Gabbrielli, direttore rivista Isolas. 

“Un evento davvero importante non solo per i contenuti ma anche per la centralità che riconosce alla cultura nuragica per l’identità italiana e mediterranea – ha detto la vicesindaca Giachi - È ammirevole lo sforzo enorme che tre piccoli comuni hanno fatto per portare questa mostra in giro per l’Italia, con la possibilità di arrivare anche a Bruxelles durante il semestre italiano di presidenza europea. Un esempio per tutti di attaccamento positivo alle proprie radici,  alla propria cultura e storia che dovrebbe essere d’insegnamento  per  tutti gli italiani”.

La mostra è stata realizzata grazie collaborazione tra associazione Culturale Sardi in Toscana, Soprintendenze archeologiche della Toscana, delle province di Sassari e Nuoro e dei i Comuni di Ittireddu, Teti e Torralba che hanno finanziato interamente l’evento.

L’inaugurazione della mostra si terrà venerdì 5 settembre alle 17 presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, in piazza SS. Annunziata. Per l’occasione si esibiranno il coro polifonico Monte Ruju di Ittireddu diretto dal maestro Silvio Bossi e il gruppo folk di danza tradizionale di Teti. Al termine è previsto un buffet con prodotti tipici della Sardegna presso il giardino storico del Museo Archeologico. 

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