Fratini (Pd): "Partiamo dagli ultimi e dai più deboli, come insegnava La Pira, per costruire una comunità sempre più solidale e accogliente"

Questo l’intervento del consigliere del Pd Massimo Fratini:

“Ricordo la trepidazione con la quale entrai in questo salone il 13 luglio 2009. Esattamente 1.800 giorni fa. Mi tremavano le ginocchia. Ebbene oggi sono più emozionato di cinque anni fa.
Ringrazio il sindaco di aver citato il discorso che La Pira fece in questo salone il 24 settembre 1954 nella festa di Santa Maria della Mercede. In questi cinque anni ho accompagnato decine di gruppi delle scuole superiori non solo fiorentini ma di tutta Italia in questa sala a parlare di La Pira. Da Padova a Latina, a Siracusa, Napoli, Milano e altre. A tutti ho letto quel discorso. Il sentirlo risuonare oggi nelle parole del sindaco mi rende orgoglioso e pieno di gioia. Aggiungo un passo, nel quale si parlava di licenziamenti e di sfratti: ‘Se c'è uno che soffre io ho un dovere preciso: intervenire in tutti i modi con tutti gli accorgimenti che l'amore suggerisce e che la legge fornisce, perché quella sofferenza sia o diminuita o lenita’.
Molto umilmente vorrei che queste parole fossero il manifesto del mio e del nostro impegno in questa legislatura. Scelta preferenziale per gli ultimi e per i più deboli. Occorre partire da qui. Occorre lavorare per costruire una comunità vera, solidale, accogliente, capace di valorizzare le professionalità e gli stati di vita: giovani, anziani, bambini,….cercando di non lasciare indietro nessuno.
Riprendo la frase che Dario Nardella ha scritto nel suo ultimo volantino elettorale: 'La Politica, con la P maiuscola, è servizio per la propria comunità ed io voglio impegnarmi fino in fondo per Firenze'. Sottoscrivo in pieno.
I fiorentini ci hanno consegnato un grande impegno e una grande responsabilità. Quasi il 60% dei consensi al nuovo sindaco. Segno di grandi attese e grandi speranze. Non dobbiamo deluderle.
Molte e affascinanti sono le sfide che abbiamo davanti a brevissima scadenza: regolamento urbanistico, nuovo stadio, tramvia, aeroporto, contenitori dismessi da riqualificare, valorizzazione del ruolo dei quartieri.
Ho apprezzato molto il riferimento all’impegno per il lavoro da fare per la città metropolitana.
Ma oggi, qui, all’inizio della legislatura vorrei ricordare le questioni che mi vedranno maggiormente coinvolto.
Vorrei intanto rivendicare alcune delle tante cose buone che sono state fatte nella passata legislatura. Rivendico che nonostante la crisi il welfare cittadino non è diminuito. Anzi la spesa per il sociale è aumentata.
Tanti i prossimi obiettivi: riscoprire i valori del bene comune, della tolleranza, della solidarietà, della giustizia sociale, della corresponsabilità, in modo da ritrovare la fiducia nel progettare insieme il domani; la famiglia come luogo di crescita umana e civica. Il sostegno alle famiglie in crisi o in difficoltà a causa di licenziamenti o di anziani non autosufficienti o disabili, è una delle questioni che sento con maggiore urgenza; essere ‘operatori di pace’ in questo momento storico così difficile, sostenere le ragioni della Pace SEMPRE, riportare Firenze al centro delle iniziative mondiali a favore della Pace. Credo infatti con La Pira che: ‘la guerra è impossibile, la pace è ineluttabile’; la sussidiarietà nella vita della città come faro e guida; promuovere cioè tutte quelle energie ‘sul campo’ che permettono ai cittadini di essere protagonisti della vita della città (gruppi spontanei, movimenti, associazioni no profit) e all’amministrazione di offrire maggiori servizi alla persona e al territorio.
Ringrazio il sindaco per la sua introduzione. Auguro alla giunta un buon lavoro. Da parte mia garantisco il massimo dell’impegno e della collaborazione nel merito delle questioni”. (edl)