Rendiconto 2013, la relazione dell'assessore al bilancio in consiglio comunale

Questa la relazione dell’assessore al bilancio in consiglio comunale sul rendiconto 2013:

Il 2013 è stato, come è noto, un anno molto difficile per la finanza comunale italiana e quindi per il Comune di Firenze. Le risorse sono state ridotte ancora una volta, con il taglio di oltre 20 milioni della Spending Review, e con il drastico ridimensionamento dei trasferimenti statali, dal Fondo di solidarietà comunale, e di quelli specifici. Il 2013 sarà anche ricordato come l’anno della “folle vicenda” dell’abolizione dell’Imu prima casa, ora risorta sotto forma di Tasi, e della paradossale mini-Imu, dalla quale Firenze è stata però risparmiata.
Ma è anche l’anno dello sblocco dei pagamenti in conto capitale. Grazie alla liquidità accumulata dall’amministrazione siamo riusciti a immettere, quasi istantaneamente, liquidità nell’economia per oltre 70 milioni di euro. Attualmente non si registra alcun arretrato e alcun ritardo nei nuovi pagamenti. Questo ha avuto e ha effetti molto positivi sull’attività economica del territorio che ha contribuito non poco allo
sviluppo dei redditi delle famiglie. E’ infine l’anno del faticoso accordo con le banche sugli swap, che ha risparmiato una cifra notevole di spese legali in caso di soccombenza presso il tribunale di Londra e da cui abbiamo tratto un aumento di entrate per oltre 3.2 milioni, messe tutte a Fondo di svalutazione per la sicurezza dei conti futuri.
Il 2013 si chiude con tutti i saldi rilevanti (avanzo di amministrazione, giacenze di cassa e saldi del Patto di stabilità) in positivo, a testimoniare una sostanziale tenuta dei conti. Stabile, la pressione tributaria locale, con le aliquote al minimo dell’Imu prima casa (da cui la non applicazione della mini-Imu), e con l’aliquota dell’addizionale Irpef allo 0.2%, il livello più basso delle città capoluogo di regione.
Complessivamente la pressione tributaria (Imu, addizionale Irpef, Imposta di soggiorno, Tares) ammonta a circa 1500 euro per contribuente Irpef, il cui reddito imponibile mediano è intorno a 18.000 euro. E’ quindi meno del 10%. I proventi dei servizi pubblici sono moderatamente in calo, mentre si mantiene ancora elevata spesa corrente per il welfare (Istruzione, sociale, cultura, sport e ricreazione), con qualche riduzione
nell’istruzione compensata da esternalizzazioni. Positivo è l’andamento delle entrate legate all’attività turistica (imposta di soggiorno, bus turistici, ingressi ai musei), da cui il Comune trae più di 40 milioni. Notevole è stato il contributo dei dividendi delle società partecipate, in particolare di Toscana Energia che ha distribuito un dividendo straordinario di 8 milioni. Si registra un costante trend riflessivo della spesa per il personale, che arriva a meno del 30% della spesa corrente, attestandosi sui 173 milioni, e delle spese per acquisti di beni di consumo e per l’uso di beni di terzi (beni per la produzione di servizi, materie prime, sussidiarie, riparazioni, affitti e noleggi), una voce complessivamente diminuita per oltre 4 milioni dal 2011.

Spesa per il personale, dimensioni e incidenza su Spesa Corrente (in milioni di euro)

2010: 197 (40%); 2011: 192 (39.5%); 2012: 177 (30.8%); 2013: 173 (29.74%)

Acquisti beni di consumo e utilizzo di beni di terzi (in milioni di euro)

2011: 14; 2012: 12; 2013: 10

Recupera la spesa per investimenti (Cultura, Viabilità e Istruzione), dopo il drastico ridimensionamento degli anni precedenti

Spese in conto/capitale (in milioni di euro)

2010: 152; 2011: 74; 2012: 25; 2013: 121.4

Funzioni con investimenti in crescita (in milioni di euro)

Cultura: 6.5 (2012); 63 (2013)
Istruzione: 1.6 (2012); 5.6 (2013)
Viabilità: 10 (2012); 38.3 (2013)
Territorio e ambiente: 3 (2012); 4.5 (2013)
Il risultato è dovuto ad una ripresa delle entrate correlate e delle entrate patrimoniali, come le alienazioni che hanno beneficiato della vendita del Teatro Comunale.

Entrate patrimoniali (in milioni di euro)

Previsioni iniziali: 144 di cui 23.6 da alienazioni; Previsioni finali 123.4 di cui 23.6 da alienazioni; Accertamenti 119.6 di cui 31.4 da alienazioni

Alienazioni (in milioni di euro)
2011: 12.7; 2012: 6.5; 2013: 31.4
Infine, si è conseguita un’ulteriore riduzione dello stock di debito, tornato sui livelli del 2009, che ha tra l’altro, comportato una drastica riduzione della spesa per interessi.

Indebitamento totale e pro-capite

2009: 495.1 (procapite 1342); 2010: 547.9 (1475); 2011: 553.5 (1482); 2012: 511.7 (1352); 2013: 491.1 (1307)

Interessi passivi e incidenza del costo del debito

2010: 26.8 (5.469%); 2011: 24 (4.95%) ; 2012: 24 (4.2%); 2013: 21.6 (3.69%).

La gestione di competenza si chiude con un avanzo di 15.6 milioni e quella dei residui di 4.7 milioni. La gestione residui, pur riflettendo i caratteri generali della situazione finanziaria, non manifesta specifiche difficoltà nella riscossione delle entrate correnti, anche quelle più a rischio. Comunque la formazione dei
residui attivi costituisce indubbiamente una criticità, peraltro comune ai comuni di più grandi dimensioni, cui si è cercato di ovviare ricostruendo un consistente Fondo si svalutazione crediti. Lo smaltimento dei residui attivi, vede peraltro il relativo indicatore migliorare dal 2012 al 2013. Dal lato dei residui passivi un miglioramento significativo si è avuto grazie ai pagamenti relativi alla spesa per investimenti.(fd)