In Palazzo Vecchio convention con gli studenti fiorentini che partecipano al progetto "Campioni senza trucco"
Oltre 400 studenti fiorentini hanno invaso questa mattina il Salone dei Cinquecento per dire no al doping: l’occasione è stata offerta da “Campioni senza trucco - Dalla scuola alla vita! Educhiamo ai valori dello sport e alla lotta al doping”, il progetto pilota a cura della Commissione antidoping della Figc, il settore giovanile scolastico della Federazione, l’Unicef e il Comune di Firenze.
Attraverso il coinvolgimento di oltre 6000 ragazzi di quattro città italiane - Crema per il Nord, Pescara e Firenze per il Centro e Potenza per il Sud - “Campioni senza trucco” si rivolge alle prime classi degli istituti superiori per creare un contatto reale e continuo con gli studenti sul tema del doping e altre tematiche a sfondo etico sociale.
Il progetto, composto da sette fasi, è giunto alla fase numero quattro con la convention che si è tenuta oggi in Palazzo Vecchio e che ha visto la partecipazione di circa 450 studenti di sei scuole: Liceo classico Dante Alighieri (indirizzo sportivo), Istituto tecnico per il turismo Marco Polo, Scuole Pie fiorentine, Fiorentina School - Liceo scientifico ad indirizzo sportivo, Istituto alberghiero Saffi e Isis Gobetti Volta.
“Noi siamo forti se crediamo nelle nostre capacità, se crediamo in noi stessi senza trucchi - ha detto il vicesindaco Nardella portando il saluto della città - perché se prendiamo una scorciatoia alla fine ci pentiamo sempre”. Rivolgendosi ai ragazzi il vicesindaco si è detto “sicuro che da questo progetto avete imparato molto”. “Vedere dei ragazzi forti - ha continuato -, che hanno entusiasmo per me è una bella cosa e quindi vi chiedo di darci una mano con la vostra energia e le vostre capacità”.
“Con il sindaco Renzi ho fatto l’assessore allo sport - ha continuato Nardella - e ho avuto l’occasione di incontrare tanti giovani atleti, uomini e donne molto bravi, e persone che hanno avuto difficoltà con il doping. Sono sicuro che grazie a ‘Campioni senza trucco’ avete capito che il doping non riguarda solo i grandi campioni, ma anche gli atleti amatori, giovanissimi, coloro che semplicemente vogliono vincere con un piccolo trucco, prendendo la scorciatoia”.“La scorciatoia non riguarda solo il mondo dello sport - ha aggiunto -, interessa diversi campi della nostra vita -: penso alla scuola, alla famiglia, agli amici. La scorciatoia fa comodo perché non ci costringe a guardarci allo specchio, ma allo stesso tempo non ci fa capire dove sbagliamo e non ci fa migliorare”.
Nardella nel corso del suo intervento ha mostrato agli studenti tre foto tra cui quella del marciatore italiano Alex Schwazer trovato positivo all’Epo alle Olimpiadi di Londra nel 2012 (“Per avere preso quella scorciatoia, per aver ceduto a quella tentazione che lui stesso ha riconosciuto, ha battuto in fumo tanti anni di sacrifici, la gloria e l’immagine di atleta straordinario”, ha affermato il vicesindaco) e l’immagine di un signore cinese, Yu Xukang (nominato stamani da un grande giornale americano uomo dell’anno), con suo figlio sulle spalle e che ogni giorno impiega 2 ore a piedi per fare 29 chilometri per portarlo alla scuola elementare.
“Questo signore non prende scorciatoie - ha spiegato il vicesindaco -. Ogni giorno comincia la sua giornata alle 6 e alle 7 porta il suo bambino Qiang sulle spalle a scuola perché non ha altri mezzi. Lo fa con tutto il cuore perché è convinto che il piccolo, che è il primo della classe, un domani potrà andare a studiare in una bella università e avere un grande successo”. “Yu Xukang non ha la possibilità di prendere scorciatoie - ha concluso -, non le conosce, ma ogni mattina prende la strada più difficile che ha davanti a sé”.
Alla convention hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Commissione nazionale antidoping Figc prof. Pino Capua, il prof. Giampaolo Pini Prato della Commissione antidoping Figc, la presidente del Comitato provinciale per l’Unicef di Firenze dottoressa Alessandra Buyet, il prof. Domenico Pellegrini dell’Università degli studi di Firenze (Farmacologia) e il prof. Giorgio Galanti che insegna Medicina dello sport sempre all’ateneo fiorentino. (fp)
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