" Parità di genere ,legge elettorale, regolamento del Consiglio Comunale", l'intervento della consigliera Collesei (Pd)
"Quest’anno la data dell’8 marzo : Giornata internazionale della donna , ha coinciso con la discussione sulla riforma della legge elettorale . Una riforma che, a mio avviso, proprio sulla questione della parità di genere, sta trovando il suo punto più alto di confronto e anche di scontro e che ha visto schierarsi sullo stesso fronte donne parlamentari di partiti diversi , di maggioranza e di opposizione
Questo fatto ci dice due cose : la prima è che ancora il dettato costituzionale non ha trovato il modo di attuarsi garantendo la rappresentanza adeguata ai diversi generi: la seconda è che sono ancora forti le resistenze perché questo basilare principio di uguaglianza venga affermato nella nostra civilissima Italia.
Stiamo parlando di cose concrete : persino in una assemblea condominiale la rappresentanza nelle votazioni trova la sua proporzionalità nelle quote millesimali , ma questo non avviene ancora nel Parlamento: le donne sono più del 50% nel Paese ma sono ampiamente sottorappresentate.
A ben vedere non c’è da stupirsi infatti , senza andare molto lontano guardiamo cosa succede nella nostra assemblea elettiva : il Consiglio Comunale di Firenze .
Al 2012 Firenze contava 366.000 abitanti ,di questi il 53,5% erano donne e il restante 46,5% uomini . Ma la rappresentanza istituzionale non riflette affatto la composizione della nostra società cittadina .
Infatti in questo Consiglio Comunale , Sindaco escluso, siedono solo 8 donne ( pari al 17% ) e 38 uomini ( pari all’83 % ). Se approfondiamo vediamo che delle 8 donne 7 sono espressione della maggioranza e solo una della minoranza ( di sinistra). Andando ancora più dentro si vede che attualmente 6 delle 8 donne presenti in Consiglio Comunale appartengono al gruppo del Partito Democratico ( costituendo il 28,5 % del gruppo ) , l’unico ad avere una norma sulla parità di genere nel proprio statuto . Nel campo del centrodestra la rappresentanza femminile è pari allo 0% !!!!
Cosa vuol dire ?
Che siamo ancora lontani dal poter affermare che c’è una giusta rappresentazione delle diverse istanze e potenzialità del genere femminile nelle Istituzioni , spesso in ritardo sulla società che si muove ,e che , in attesa di una compiuta maturazione culturale occorre un quadro normativo che garantisca il dettato costituzionale del diritto dovere di ciascuno di poter effettivamente votare ed essere votato, indipendentemente dal genere.
Significativo per la parità di genere è stato il passaggio della rappresentanza nei Cda , ma andrebbe monitorato come vanno davvero le cose là dove c’è un amministratore unico .
Tra poco sarà in discussione il Nuovo regolamento del Consiglio Comunale : sarà l’occasione , anche questa concreta , per passare dalle parole ai fatti , per non sprecare la mole di talenti femminili che non sono chiamati a contribuire al governo della città . Questa comunicazione vuole essere un contributo alla riflessione"
(lb)