Otto Marzo, le donne sempre più protagoniste nell'Agricoltura
Le donne sono sempre più protagoniste nell’agricoltura. È quanto è emerso nel corso dell’iniziativa da Donna Impresa Coldiretti Toscana in programma oggi, in occasione della Festa della Donna, nel Salone de’ Dugento a Palazzo Vecchio.A fare gli onori di casa per l’Amministrazione comunale la presidente della commissione pari opportunità Maria Federica Giuliani. “In agricoltura molte donne sono aiutate a conciliare famiglia con lavoro; conciliazione che non sempre le politiche istituzionali aiutano adeguatamente – ha sottolinea la presidente Giuliani –. Il lavoro in ambito agricolo consente di scoprire i valori veri per vita e per i prodotti migliori. Nonostante gli sforzi, con questa crisi sono ancora poche le donne che lavorano; l'agricoltura dà occasioni di lavoro evitando che tante risorse vadano sprecate”.
All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, il presidente nazionale Coldiretti Roberto Moncalvo, il presidente Regionale Coldiretti Tulio Marcelli, l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Salvadori, la responsabile regionale Donne Impresa Coldiretti Maria Cristina Rocchi.
Il presidente Moncalvo ha ribadito come “l’agricoltura e l’agroalimentare del nostro paese stanno dimostrando grandi potenzialità. Il merito è delle aziende agricole: fanno ogni giorno un grande lavoro. Dobbiamo andare avanti e proseguire con le azioni che abbiamo messo in campo a partire proprio dal progetto per una filiera agricola tutta italiana con Campagna Amica e il marchio valoriale Fai (Filiera Agricola Italiana)”. Da parte suail presidente regionale Marcelli ha sottolineato come “La sensibilità delle donne spinge la multifunzionalità verso obiettivi innovativi” mentre ROCCHI ha colto l’occasione per evidenziare:“E’ un’agricoltura molto differente, rispetto al passato, quella che è attiva nella nostra campagna. Il ruolo la presenza della donna è sempre più importante nel contesto rurale con punte del 40% negli agriturismi. Il lavoro in agricoltura permette alle donne di far coincidere i tempi della vita privata: possono stare vicino ai figli, gestire al meglio la propria famiglia”. Centrale per lo sviluppo delle imprese rosa le opportunità derivanti dalla filiera corta: “la vendita diretta è sempre più diffusa ed è un sostegno importante per chi fa agricoltura”.L’assessore Salvadori si soffermato sui numeri dell’agricoltura toscana al femminile. “La durata media dell'impresa femminile è più lunga di quella maschile in agricoltura. E’ un dato significativo guardando al futuro. In Toscana operano 6mila donne imprenditrici che non hanno provenienza dal nostro paese e che assicurano il loro contributo economico, occupazionale e culturale. Ciò significa che abbiamo costruito percorso che consente oggi di fare le imprenditrici, e consente di far crescere la Toscana”.
Nell’ambito dell’evento è stato aperto il salone “Quando il Made in Tuscany viene da lontano”: in vetrina i prodotti e le storie delle donne straniere, presenti per l’occasione, che si sono affermate in Toscana o hanno trovato il riscatto dedicandosi all’agricoltura diventando spesso pioniere. E presentati i risultati di una indagine sul parere dei toscani in merito all'acquisizione da parte di imprenditori e gruppi stranieri di marchi storici della toscanità. Dalla ricerca è emersa chiaramente la netta contrarietà a questo passaggio. (mf)