Lavoro, il vicesindaco Nardella: "Firenze si deve dotare di un Piano metropolitano"
“Firenze si deve dotare di un piano per il lavoro, un piano però che abbia una dimensione metropolitana che non sia un mero contenitore formale ma contenga risposte concrete all’economia e strumenti nuovi a favore dei lavoratori”. Lo ha detto il vicesindaco di Firenze Dario Nardella, intervenendo all’8/o congresso della Cgil di Firenze, in corso oggi a domani al polo universitario di Novoli.
Nardella ha citato alcune delle prime iniziative del nuovo Governo, tra cui il taglio del cuneo fiscale e il riequilibrio della tassazione delle rendite fiscali e, tra le riforme degli ammortizzatori sociali, il sussidio universale per chi perde il lavoro, come di “una strada giusta per colpire le disuguaglianze”.
“Sono convinto – ha continuato – che non ci possa essere lavoro senza sviluppo e senza una buona amministrazione che funzioni, che non si possono creare posti di lavoro per decreto e che più regole non necessariamente significhi più diritti. Il vero nodo è far ripartire il mondo produttivo, è ridare slancio alle imprese e alla capacità di acquisto delle famiglie”.
Nardella si è soffermato su alcune grandi crisi industriali che hanno colpito il territorio fiorentino, dalla ex Electrolux alla Richard Ginori fino alla Seves, ancora non risolta, e poi ha ricordato alcune misure prese dall’amministrazione come contrasto alla crisi. “Abbiamo abbassato l’addizionale Irpef dallo 0,3 allo 0,2 – ha sottolineato - e a Firenze non si paga neanche un euro in più per l’Imu sulla prima casa mentre abbiamo tassato la rendita sulle seconde case sfitte. Questi sono segnali che abbiamo scelto di dare: il fisco è una leva per fare politica anche da parte delle amministrazioni locali”.
Anche il Piano strutturale a ‘volumi zero’ è una risorsa. “Consente di pensare a una città che si trasforma e che on aumenta le cubature – ha spiegato – utilizzando le decine di immobili dimessi e abbandonati che devono essere reinventati. Il regolamento urbanistico recentemente approvato, inoltre, dà la possibilità di un miliardo e mezzo di investimenti potenziali da cui possono nascere 10 mila posti di lavoro”. (edl)