Silvia Noferi (M5S – Firenze): "Il Sovrintendente Bianchi getta la maschera e mette nero su Bianco la sua idea di risanamento"

“Il lungo articolo sul Corriere Fiorentino di ieri che intervista il sovrintendente è la prova scritta del suo atteggiamento arrogante e irrispettoso verso i lavoratori, inammissibile – aggiunge la consigliera fiorentina del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – soprattutto per un manager di una Fondazione lirico-sinfonica che vive di finanziamenti pubblici.
Riguardo alle due lavoratrici esodate usa toni pesanti accusandole di non aver dato all’INPS la delega per richiedere il prepensionamento e chiosando con la frase: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso” quando sa benissimo che non è vero, in quanto almeno una di loro non ha nemmeno maturato i contributi minimi necessari per ottenere la pensione.
Che la Fondazione sotto la sua gestione abbia usato metodi a dir poco “spicci” lo testimoniano le cause intentate dai 28 lavoratori licenziati, non servono nemmeno le sue dichiarazioni sui giornali.
In ogni caso – continua Silvia Noferi – adesso, soltanto per questa frase, meriterebbe di essere lui licenziato senza neanche un minuto di preavviso, non i lavoratori, ma ormai si è visto come il partito di maggioranza con quale rispetto tratta i lavoratori, in questa città e a Roma.
Per quanto riguarda poi le sue puerili giustificazioni per nascondere la sua intenzione di vendere il Teatro Goldoni, buttando qua e là tutto e il contrario di tutto: “Oggi il Goldoni non è venduto”, “Stiamo guardando se in teoria è possibile usarlo per avere liquidità”, “Se decidessimo che il Goldoni è l’asset potremmo (condizionale) fare questa operazione”, “Non avrà rilievo sul conto economico ma solo dal punto di vista finanziario e patrimoniale”, era meglio davvero – conclude la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – se continuava a stare zitto, in questo modo tutti hanno capito chiaramente le sue intenzioni”. (s.spa.)