Bando d'appalto servizio sociale domiciliare, l'assessore Funaro replica al capogruppo di Firenze riparte a sinistra Grassi

"Previste clausola sociale e continuità lavorativa del personale attualmente impegnato. Grassi fa allarmismo, non ascolta"

“Nel nuovo bando d’appalto per i servizi sociali domiciliari sono previste la clausola sociale e la continuità lavorativa del personale attualmente impegnato nel servizio. Siamo alle solite, il consigliere Grassi scrive comunicati stampa con affermazioni allarmistiche che non corrispondono alla realtà e a quanto ho comunicato in aula”. Così l’assessore al Welfare Sara Funaro replica al capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi.
“Non è nostra intenzione lasciare senza lavoro delle persone - spiega l’assessore -. Vogliamo invece salvaguardare il posto di lavoro del personale attualmente impiegato e lo abbiamo dimostrato inserendo una disposizione ad hoc all’articolo 18 del capitolato di gara in base alla quale ‘l’affidatario, ai sensi dell’art. 69 del D.Lgs. 163/2006, si impegna, nell’esecuzione del contratto, ad assorbire ed utilizzare prioritariamente nell’espletamento dei servizi, qualora disponibile, il personale attualmente impiegato nell’erogazione del servizio dal precedente appaltatore’”.
“Mi sento di invitare il consigliere Grassi alla tranquillità anche su un’altra questione - prosegue Funaro - poiché il capitolato di appalto all’art. 10 prevede che il soggetto affidatario possa utilizzare i volontari ai sensi della legge 266/91. Questo significa che l’eventuale personale volontario può affiancare e non sostituire le professionalità richieste per l’espletamento dei servizi. Il lavoro dei volontari dà valore aggiunto al servizio, non sostituisce quello dei dipendenti, e una dimostrazione ce l’abbiamo all’interno della Direzione Servizi sociali dove la presenza dei volontari del Servizio civile non sostituisce il ruolo dell’assistente sociale”. “Il consigliere Grassi fa bene a vigilare perché è il suo compito - conclude l’assessore Funaro -, noi faremo quello che ci compete: ovvero lavorare per mantenere un servizio di qualità e garantire la continuità lavorativa delle persone”. (fp)