Nicola Armentano (Presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali): Farmaci orfani e malattie rare, Firenze si interroga
“Incoraggiare e facilitare la ricerca e lo sviluppo sui farmaci orfani risponde ad una esigenzaconcreta. Ricordo cosa si definisce per farmaco orfano. Farmaco – ha spiegato il Presidente della Commissione Presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano in Consiglio comunale – al quale manca l'interesse da parte delle industrie farmaceutiche. Manca la volontà di investire su un farmaco destinato a pochi pazienti nonostante il farmaco risponda un bisogno di salute pubblica. Si potrebbero catalogare come farmaci senza sponsor, nonostante ci siano tanti ammalati affetti da malattie rare che tutti i giorni aspettano invano una risposta per lenire la loro sofferenza o sperare inrisposte terapeutiche. Credo che bisognerà cercare di incanalare la rotta su orizzonti nuovi. La nostra costituzione prevede il diritto alla salute in maniera ugualitaria e senza disparità di trattamenti, occuparsi di un tema così delicato dovrà essere prioritario. Un buon medicinale per i pazienti affetti da malattie rare è un farmaco che deve rispondere a due caratteristiche: che sia disponibile nel paese di residenza e che sia a prezzi accessibili. Se il farmaco non presenta uno di questi due fattori vuol dire che è un farmaco che a ben poche finalità per essere ritenuto un ottimo farmaco. Purtroppo oggi questo accade troppo spesso in Europa, e anche in Italia. Molti sono i fattori che influenzano una situazione di questo genere, e uno fra questi è anche l'individuazione di centri altamente specializzati a tale riguardo. Ecco che allora giustamente Firenze si interroga sul tema. E si interroga, come le tante associazioni di malati anche perché può dare delle risposte alle tante domande e criticità sul tema. Una di queste risposte potrebbe arrivare dalla presenza in città dell'istituito farmaceutico militare, ente che appartiene al ministero della difesa dal 2009 sotto il controllo di gestione dell'agenzia industria difesa che quasi da un secolo è situato a Firenze e che tra i compiti, oltre alla produzione, si prefigge anche finalità di ricerca. Ricordo – continua il presidente Armentano – che oltre che assicurare una risposta pronta e sicura alle esigenze delle forze armate e del Paese fornendo servizi sanitari e producendo medicinali ha nella sue potenzialità anche la possibilità di fare ricerca. E' l'unica officina farmaceutica dello Stato in grado di produrre farmaci in conformità con i più elevati standard di qualità. L'officina è l'unica capace di rispondere in maniera pronta (vedi quanto fatto in occasione della nube radioattiva di Chernobyl producendo 500000 CPR di ioduro di sodio per combattere i danni alla tiroide causati dal problema della centrale) ma anche flessibile (può realizzare produzioni limitate di quantità del farmaco) ma può, contestualmente, fare sperimentazione clinica.
Oggi l'officina farmaceutica lavora al progetto cannabis (per la produzione nazionale di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base di cannabis per la cura di patologie gravi ed altamente invalidanti). Si propone, contestualmente, di occuparsi anche di problemi in ambito civile come la produzione di antidoti e vaccini strategici e, da poco, ha voluto integrarsicon una fondazione fiorentina, siglando un accordo di collaborazione. Una giusta simbiosi fra pubblico e privato con eccellenze scientifiche internazionali e della nostra università affinché la struttura possa diventare un centro di ricerca per le malattie rare legate al metabolismo dell'osso. Un bell'esempio di sinergia fra pubblico e privato no profit, un modello sul quale ritengo occorra investire in futuro. L'importanza del tema, drammatico per certi aspetti se penso ai malati e alle loro famiglie, a Firenze può trovare le adeguate soluzioni con il rafforzamento dell'istituto farmaceutico militare. Già quattro nel 2012 e sei nel 2014 i farmaci orfani prodotti dall'ente che ha assicurato a prezzi ridotti farmaci e altri trattamenti per le malattie rare. Un piccolo passo rispetto ai tanti che aspettano risposte ma, sicuramente, un segnale. E allora ben vengano iniziative e azioni a rendere concreto il principio espresso in costituzione: “Rendere equo il diritto per tutti a difesa della propria salute”, come quella promossa dall'associazione culturale lucana che venerdì prossimo in via San Gallo si occuperà della problematica, con la gradita partecipazione dell'assessore regionale Saccardi. Ma servirà altro come, per esempio, rafforzare le potenzialità dell'istituto farmaceutico militare. Sarà necessario sviluppare programmi di ricerca aumentando le esigenze organiche con l'obbiettivo di ridurre la spesa sanitaria nazionale e soprattutto continuare ad occuparci della salute di tutti. A noi, alla politica, il compito di mantenere alto il livello di attenzione sui drammi quotidiani che accompagnano la storia difficile e ardua dei malati, ai quali come Paese, dobbiamo provare a dare, se non soluzioni terapeutiche efficaci quantomeno una speranza concreta, di stare accanto a loro durante la battaglia contro la malattia e – conclude il presidente Armentano – trovare risorse a sostegno della ricerca”. (s.spa.)