Venerdì un incontro sul testamento biologico, Amato (Gruppo Misto): "Aderisco all'iniziativa, da troppi anni attendiamo una legge in materia"
“Aderisco all'iniziativa del Comitato di Possibile “Piero Calamandrei” sul tema delicato del fine vita e del testamento biologico, che aspetta da troppi anni la dovuta legislazione” lo annuncia Miriam Amato che parteciperà all’incontro in programma venerdì 26 febbraio al Fuligno nella sala “il Giglio” alle ore 18
“Ne parleremo – spiega la consigliera Miriam Amato – insieme a Mina Schett Welby dell’Associazione Luca Coscioni, a Claudia Livi, medico responsabile del centro Demetra, a Don Andrea Bigalli, presidente del comitato scientifico di “Testimonianze”, alla deputata Beatrice Brignone e alla consigliera comunale di Campi Bisenzio Emanuela Eboli (Possibile)Da anni si lotta per ottenere la calendarizzazione della legge sul testamento biologico, rispondendo all’appello, fra gli altri, di Max Fanelli, del quale verràproiettato il documentario “Un occhio sul mondo”. Il video racconta la vicenda dolorosa della sua malattia, con cui sta chiedendo di avere il diritto di scegliere alla luce del sole il momento in cui staccare la spina, quando non rimane nient'altro che la sofferenza” spiegano i promotori.
Il 4 febbraio la Commissione Affari Socialialla Camera ha avviato la discussione sul testamento biologico, A partire dal 2 marzo, per la prima volta nella storia repubblicana, inizierà la discussione sulla legalizzazione dell'eutanasia, ma c'è già chi lavora contro la possibilità di arrivare a una buona legge.
Una legge – conclude Miriam Amato – che pone pesanti intromissioni nella nostra libertà – intesa come possibilità di scegliere e come assenza di coercizione legale – non potrà che essere una legge orribile. Mentre il messaggio dovrebbe essere molto semplice: possiamo scegliere se e come curarci? Sì, possiamo. E questo significa che possiamo anche rifiutare qualsiasi trattamento, farmaco, terapia o “alleanza terapeutica”. (s.spa.)