Silvia Noferi (M5S): Soldi buttati nei bidoni indifferenziati
“La mozionepresentata dal M5S che proponeva l’installazione di cestini stradali per la raccolta differenziata dei rifiuti circa un mese fa fu bocciata perché inutile e troppo costosa. Una delle motivazioni principali dei consiglieri di maggioranza – spiega la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – fu che la raccolta sarebbe stata più gravosa per i netturbini e quindi più costosa.
Ieri è finalmente arrivata la risposta dall’Assessore Bettini riguardo ai grossi bidoni in ghisa per la raccolta indifferenziata che sono in servizio nel centro storico. Riassumendo, ogni cestino in ghisa pesa 170 kg e costa 658 Euro; nel 2013 sono stati spesi 34 mila Euro, nel 2014 quasi 129 mila e nel 2015 altri 29 mila, in tutto fanno 192.420 Euro. Tutti forniti dalla stessa fonderia.
A questo deve essere sommato il costo della divisione dei rifiuti indifferenziati presso il centro di Case Passerini, altri 38 Euro/t.
Alla faccia del risparmio!
“Il cestino in ghisa è stato disegnato dalla Quadrifoglio spa” scrive l’assessore, ed è stato approvato dalla Soprintendenza. Non ci risulta che all’interno di Quadrifoglio, municipalizzata per lo smaltimento dei rifiuti, siano a libro paga grandi nomi di designers industriali, ma speriamo di sbagliarci.
Non si capisce – aggiunge l’esponente del Movimento 5 Stelle – come mai in una città che può permettersi il lusso di spendere 658 Euro per un solo cestino di rifiuti non si possa sopportare una spesa di raccolta differenziata, che con un po’ di buona volontà o “razionalizzazione”, usando un termine molto di moda, potrebbe non essere un costo così eccessivo. Ma accanto all’aspetto economico ce n’è un altro, non meno rilevante ed è quello della sicurezza: i cestini dei rifiuti sono ai primi posti nelle liste dei terroristi in cerca di nascondigli per ordigni; 170 kg di schegge di ghisa impazzite per la deflagrazione di una bomba potrebbero essere un valido motivo per la loro sostituzione.
Il prossimo passo – conclude Silvia Noferi – sarà quello di chiedere all’Assessore come fu selezionata la Fonderia fornitrice.
Sarà una magra consolazione ma nel futuro per far quadrare i bilanci comunalipotremmo valutare l’ipotesi di vendere i cestini dei rifiuti anziché i palazzi storici”. (s.spa.)