Colonnine per vetture elettriche. Miriam Amato (Gruppo Misto): "Ancora tanti ostacoli per gli utenti che vorrebbero una mobilità sostenibile"

La consigliera Amato continua ad evidenziare come la mobilità sostenibile sia più uno slogan che una realtà sul nostro territorio e continua: “attualmente – illustra la consigliera del gruppo misto –molte colonnine non sono ancora funzionanti, in attesa che diventino attive i cittadini esperiscono numerosi ostacoli per accedere al rifornimento, le nuove colonnine garantiscono il rifornimento ad un numero inferiore di vetture elettriche, sempre che gli stalli ad esse destinati siano liberi, purtroppo il più del volte risultano essere occupati da vetture non elettriche. In alcune zone, tipo Novoli con una notevole concentrazione di attività e cittadini le colonnine sono poche, addirittura in piazza Elba alcuni stalli risultano essere occupati da transenne e da un furgone per i lavori della tramvia”.

Amato afferma: “Si dice di voler incentivare le mobilità sostenibile ma ad oggi sono aumentati solo i disagi”, specificando che per utilizzare le colonnine nuove ci sono 3 possibilità: 1) è possibile collegare una presa Schuco al connettore Mennekes da 22 kw, con adattatore con costo di 210 euro più Iva.
2) non ci sono adattatori per collegare una presa SCAME tipo A3 a connettore Mennekes, quindi si deve usare un adattatore per Schuco, ci si chiede se sia sicuro e a norma.
3) ci sono anche connettori Mennekes da 22 kw più un piccolo circuito elettronico fra le due prese, ma il solo connettore costa 100 euro.

Un utente deve specializzarsi per capire come fare ad usare le nuove colonnine a seconda del mezzo che possiede – sottolinea la consigliera Amato – ma anche nelle colonnine che hanno una solo presa occupata ed hanno altre prese che risultano libere, nel momento in cui la si raggiunge fra posti occupati e altre tipologie di presa diventa un'impresa poter ricaricare.
Ancora non è chiaro come siano state individuate le postazioni poi dislocate sul territorio, le periferie rimangono emarginate, ad esempio in via Morandi la colonnina che verrà rimossa non verrà sostituita, la più vicina sarà ad 1 km di distanza.

Chiedo all'amministrazione – conclude Miriam Amato – di agire concretamente attraverso la Polizia Municipale sul territorio per far rispettare gli stalli adibiti per la ricarica delle auto elettriche e anticipo nuovi atti per chiarire meglio altri aspetti che ad oggi non trovano risposte, oltre ad una mozione per aggiornare la cartellonistica, visto che non si ha modo di sapere il numero delle sanzioni elevate in merito alle soste selvagge sugli stalli di cui sopra”. (s.spa.)