Maggio musicale. Miriam Amato (Gruppo Misto): Un Valzer di cifre e annunci in cui il Sindaco smentisce l'assessora regionale Barni, senza nessun documento ufficiale da visionare"

“Nientemeno che un valzer di cifre e annunci. Ormai da mesi, per non dire anni – commenta la consigliera del gruppo misto Miriam Amato – assistiamo ad un tourbillon di dichiarazioni sulla situazione del Maggio Musicale, non ultimo quelle sul contributo annuale garantito dalla Regione. 4 milioni e mezzo di euro, poi diventati tre milioni e mezzo mentre il bilancio continua a riportare la cifra di quattro milioni e mezzo, cifra confermata in consiglio dal Sindaco, che smentisce l'assessora regionale Barni e che annuncia altri 4 milioni e mezzo da parte del comune di Firenze, ultimo contributo fino alla fine del mandato.

Dopo la comunicazione di oggi del Sindaco come va interpretato quanto dichiarato dall’assessore regionale ad un quotidiano cittadino: “Dove è possibile taglieremo fondi. Ad esempio taglierò i fondi in modo consistente al Maggio Musicale fiorentino: più o meno un milione, una cifra che andrà ad altri spettacoli”. La visione politica è sempre la stessa con la cultura che continua a rappresentare un semplice capitolo di bilancio sul quale effettuare tagli.

Tutto questo – continua Miriam Amato – mentre il sovrintendente Francesco Bianchi pochi giorni prima annunciava “il bilancio 2015 si chiude in pareggio, contro ogni previsione di gufi e contro-gufi della nostra città”. Ed il sindaco auspicava un aumento dei finanziamenti regionali. Poco importa a Bianchi se questo risultato grandioso risultato sia stato possibile mortificando nel tempo i lavoratori e, come sottolineato da alcuni giornalisti così come dai sindacati, con meri artifici di bilancio, solo tramite un accordo per la ristrutturazione del debito con le banche e prevedendo in bilancio cifre ancora tutte da verificare. Speranze mentre alcuni artisti ad oggi devono ancora ricevere i compensi per alcune recite: circa cinque milioni di euro secondo le stime.

Ci risparmino la retorica renziana, il sovrintendente ed il sindaco. Non porta nemmeno fortuna. Da anni assistiamo ad annunci sulla salute e sulle prospettive di questa grande realtà cittadina, che vengono periodicamente smentite. Forniscano piuttosto insieme alla Regione numeri certi ed un piano realistico per il rilancio artistico e culturale. Come dichiarato anche nel momento di votare atti di indirizzo sul Maggio Musicale, ribadisco che è necessario cambiare musica, perché il Maggio rischia di diventare una vetrina solo per dirigenti e direttori, senza nessun rispetto per i lavoratori e le loro professionalità. La dismissione del corpo di ballo ne è un esempio, con la lotta dei ballerini che hanno provato a con tutte le proprie forze per evitarlo, dimostrando un attaccamento alla Fondazione – conclude la consigliera Miriam Amato – che purtroppo non è stato reciproco così come per le due professioniste per le quali ad oggi non è stata individuata nessuna soluzione, da qui il mio appello al Sindaco di cercarne una insieme”. (s.spa.)