Razzanelli: "Sospendere Schengen è autolesionismo di chi ha smarrito la propria identità"

 Questo l'intervento del consigliere Mario Razzanelli

 

"La paventata sospensione del trattato di Schengen e l’eventuale ripristino delle frontiere interne ai paesi membri insieme al deprecabile episodio delle statue velate in occasione della visita del presidente iraniano sono due faccia dello stesso problema.

Abbiamo un modo sbagliato di gestire il rapporto con “l’altro”, siamo ossessionati da un confuso “senso di colpa” che non ci fa chiamare le cose con il loro nome e a comportarci in modo autolesionistico.
Gettare a mare il progetto europeo, rinunciare a una conquista epocale come il libero scambio e la libera circolazione è un pericoloso sintomo di regressione culturale dell’Occidente tanto quanto mettere in una scatola le nudità di Venere.

Se smettessimo di considerare l’altro in modo ipocrita e avessimo sufficiente considerazione di noi stessi potremmo chiamare "clandestini" gli immigrati che vivono illegalmente nel nostro Paese senza ricorrere ad arzigogolate espressioni linguistiche e dunque affrontare l’attuale ondata migratoria con l’opportuna serietà e senso pratico. Se avessimo consapevolezza di noi stessi sapremmo incontrare i vari Rohani con la dignità che si conviene a uno Stato.

Alfano che rilascia interviste sull’ eccesso di flussi migratori, con all’ attivo 50 rimpatri nel 2015 è una contraddizione in termini. Non sono i confini interni a dover essere rafforzati ma quelli esterni: e su questo l’Europa dovrebbe fare l’Europa e non giocare a scaricabarile. Esattamente come non sono le statue dei nostri musei a dover chiedere scusa per essere dei capolavori".(fdr)