Silvia Noferi (M5S Firenze): Nuovo Regolamento per la "Tutela ed il decoro del patrimonio culturale del centro storico"

"L'emergenza sociale è la prima forma di degrado non l'apertura di nuovi minimarket o la pizza a taglio. Risolta quella si risolve il degrado"

Per rispondere al degrado segnalato da Unesco, l’amministrazione comunale pubblica su tutti i giornali il nuovo Regolamento per il decoro e la tutela del patrimonio rivolgendo la sua attenzione esclusivamente ai commercianti indisciplinati.

La movida – aggiunge la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – è il principale imputato e riconosciuto complice il commercio indiscriminato di alcool. Si potrebbe approfondire su chi ha permesso tutto questo, dai minimarket che vendono alcolici fino a tarda notte sorti come funghi in seguito alla liberalizzazione delle licenze, alle sale da gioco che questo Governo ha favorito recentemente.

Serviva un regolamento che di fatto impedisca un po’ tutto, a macchia di leopardo, per la “Tutela ed il decoro del patrimonio culturale del centro storico”?

La lotta al degrado secondo la Giunta trova soluzione attraverso “Il bilanciamento fra la libertà di iniziativa economica privata e la salute e sicurezza dei cittadini”, secondo noi – continua la consigliera del Movimento 5 Stelle – non si otterrà con questo nuovo regolamento che ancora una volta si concentra solo sulla categoria dei commercianti e piccoli imprenditori.

Il degrado si potrebbe cominciare a combatterlo per prima cosa incrementando i bagni pubblici che a Firenze che sono insufficienti nonostante sia visitata ogni anno da 15 milioni di turisti.
La presenza di persone senza fissa dimora che si lavano nelle fontane o che dormono sotto i portici contribuiscono in maniera maggiore a dare la sensazione di degrado e non saranno certo i 160 posti letto per l’emergenza freddo a risolverli.

L’emergenza sociale è la fonte primaria di degrado che Firenze non potrà certo affrontare da sola ma di cui potrebbe farsi valido interprete presso il Governo, visti gli stretti canali di collaborazione fra il governo centrale e questa amministrazione comunale.
Non bastano le dichiarazioni “Noi in prima fila” se nell’attuazione pratica le azioni sono insufficienti a far fronte alle necessità di un numero sempre maggiore di persone in difficoltà.

Nella lettera di Unesco in cui questo Regolamento trova la sua origine sidenunciavano il degrado ma anche altre importanti criticità, come il turismo di massa incontrollato che in questa Delibera non trova menzione.

Flotte di turisti che sono concentrate tutti in pochi siti, dovrebbero essere meglio distribuiti sia all’arrivo che nei loro itinerari.

Nella relazione Unesco – conclude la consigliera Noferi – c’era la preoccupazione per la vendita e trasformazione di importanti edifici storici in appartamenti di lusso (come per esempio la Rotonda del Brunelleschi) che invece l’Amministrazione continua imperterrita a vendere; si menzionava l’impatto delle grandi opere infrastrutturali soprattutto quelle sotterranee sui monumenti patrimonio dell’Umanità, ma tutto questo nella delibera e nella linea politica della maggioranza non trova riscontro alcuno.

Se questo Regolamento sarà uno strumento valido lo vedremo entro pochi mesi, quando ricomincerà l’alta stagione turistica e migliaia di persone saranno presenti in città insieme ad altrettanti venditori di borse taroccate o bastoni per i selfie. Anche questo è degrado. (s.spa.)