M5S esce dall'aula per difendere il ruolo del Consiglio Comunale
Il PD ha trovato la ricetta perfetta per non permettere ai Consiglieri di opposizione di arrivare informati in Consiglio: si presenta una delibera di Giunta, si rimanda la sua discussione e votazione per mesi, la si riporta in Commissione, dicendo che è urgente, con un emendamento di Giunta che stravolge il documento e si da tempo 30 minuti, massimo 60, prima di votare l’intera Delibera, che andrà lo stesso giorno in Consiglio Comunale.
Ecco la ricetta perfetta, a cui però manca almeno un ingrediente: il rispetto per i partiti ed i gruppi politici di opposizione che hanno il diritto di poter visionare e studiare gli atti prima di intervenire e votare in Consiglio.
Stasera è stata portata avanti una forzatura.
C’era la possibilità di rimandare la votazione, ma si è scelto di andare avanti, nonostante non ci fossero reali motivi di urgenza. Se davvero ci fossero stati non sarebbero passati due mesi per stravolgere l’intero documento, ma si sarebbe votato già a novembre, quando è stato presentato.
In aula, durante la spiegazione di questo Regolamento anche il Sindaco ha dimostrato di non conoscerne il contenuto, altrimenti non lo avrebbe descritto come uno strumento di lotta al degrado e di promozione per “l’innovazione, la qualità e la tradizione”, o come uno strumento utile ed innovativo per la nostra città, peccato che si riduce a tanti slogan ed a poche azioni concrete.
Sono tanti i punti che andavano approfonditi per tutelare davvero la cultura ed il decoro della nostra città.
Non si capisce, ad esempio, come si possa chiedere ai locali di dotarsi di “apposite misure atte ad escludere assembramenti di clienti tali da arrecare disturbo alla quiete pubblica”, domanda che abbiamo posto all’Assessore già a novembre e che ancora oggi non ha una risposta.
Ancora, non si può pensare di risolvere il degrado della nostra città, ed in particolare del centro storico, puntando solo sui minimarket, i venditori di pizza a taglio, ed i venditori di alcolici. La nostra città ha bisogno di interventi seri che vadano a colpire sia il centro, sia la periferia, ormai dimenticata.
È inutile andare ad emanare un nuovo regolamento, quando quelli già esistenti non vengono applicati. Questo è l’ennesimo slogan del PD che vuole essere una risposta, assai poco incisiva, alla lettera ricevuta da Unesco, con cui indica tutta una serie di preoccupazioni che condividiamo e che abbiamo trasformato in 5 ordini del giorno. (s.spa.)