Casapound, Firenze riparte a sinistra: "Sostegno alla mobilitazione antifascista organizzata da un fronte ampio. I neofascisti si combattono con una battaglia politica e culturale"

Condanna e presa di distanza da atti di violenza avvenuti ieri alla Libreria Il Bargello

"Da anni siamo fortemente preoccupati per la diffusione sul territorio fiorentino di numerosi spazi che vengono aperti da associazioni neofasciste che provocatoriamente provano a diffondere la propria ideologia e l'odio razziale tra la popolazione fiorentina in zone come quella di piazza Puccini dove si sono svolte tappe importanti della Resistenza e della storia della Liberazione di Firenze". Lo dichiarano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Giacomo Trombi e la Consigliera comunale Donella Verdi che stamani insieme agli esponenti del circolo di Porta al Prato, della CGIL e di Rifondazione in rappresentanza delle forze sociali, associative e politiche hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell'appello per il presidio antifascista in Via Fontana, dove sarà inaugurata la nuova sede di Casapound.

Il presidio si terrà domani pomeriggio a partire dalle 18 in via Fontana angolo via Monteverdi.

"Odio razziale, discriminazioni continue e lotta contro i più poveri e i più deboli non saranno mai accettati a Firenze, che come Città medaglia d'oro alla Resistenza, avrà sempre nel proprio dna i principi dell'accoglienza, della difesa del più debole e della Costituzione. Principi che invece non sono neppure lontanamente attribuibili a soggetti come Casapound. Per questo pacificamente ma con fermezza domani pomeriggio il nostro gruppo consiliare invita le fiorentine e i fiorentini a partecipare alla giornata di mobilitazione contro la presenza a Firenze del leader Iannone e contro l'apertura dell'ennesimo luogo di ritrovo dell'estrema destra" hanno aggiunto i consiglieri.

"Esprimiamo la condanna e la presa di distanza da atti di violenza come quelli avvenuti ieri alla Libreria Il Bargello a Coverciano. I neofascisti si combattono con una battaglia politica e culturale che non intendiamo concludere certo adesso: la localizzazione della sede di Via Fontana davanti ad una scuola dove giornalmente si vive l'integrazione culturale e vi sono esperienze di lotta alle discriminazioni desta preoccupazione" hanno concluso Grassi, Trombi e Verdi. (fdr)