Spostamento Mercafir, Grassi: "Un'amministrazione non può provare a incastrare i pezzi del puzzle a forza e poi lasciarli sul tavolo. Rischio di danni indicibili a migliaia di famiglie e al territorio"

"I grossisti stamani in Commissione hanno evidenziato dubbi sull'area e la loro contrarietà a come sta agendo il Comune"

 Queste le dichiarazioni del capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi


“Tutto l'accordo, sventolato più e più volte dall'Amministrazione comunale, di chi nel mercato di Novoli lavora e ha la propria attività, sulla proposta del Comune per la nuova area del mercato, non l'abbiamo percepito stamani nel corso della commissione controllo che ha incontrato presso la Mercafir i grossisti. Tutt'altro clima quello respirato stamani, come testimonia anche una lettera dell'associazione Agofi del mese di novembre in cui si ribadisce la loro posizione contraria al metodo utilizzato da Nardella e si ribadisce il mancato accordo e interrogativi su diversi punti cruciali, primo fra tutti quello rispetto alla reale fruibilità dell'area in termini di quantità di spazio e di accessibilità all'area di Osmannoro.


Vediamo un serio rischio che si arrivi ben presto a danni indicibili per migliaia di famiglie e per il territorio qualora la continua incertezza dovesse perdurare ancora, se per altro tempo non vi fossero risposte ai tanti quesiti e si continuasse a non esser chiari sul futuro della Mercafir, costringendo aziende e attività a dover stare in una struttura, quella di Novoli, che ha sicuramente necessità di grossi interventi di manutenzione ma senza poter aver la certezza del loro futuro.

La sensazione è che il Comune non abbia la benché minima idea di come fare a comporre il disegno tra le diverse incognite che legano il futuro di Mercafir allo stadio: certezze e accordi chiari è quello che manca. Nessuno vuol essere contrario pregiudizialmente allo stadio, ma cosa accadrebbe se una volta che i grossisti avessero deciso per il trasferimento all'Osmannoro, la Fiorentina decidesse di non fare lo stadio a Novoli? Chi pagherebbe i costi e il terreno? E soprattutto per quale interesse mettiamo a rischio la sopravvivenza della più grande realtà economica fiorentina agroalimentare? Per il vezzo di qualche politico di vantarsi con i tifosi ospiti di quanto è bravo? Stamani è stato detto dai presenti che la soluzione migliore per il mercato sarebbe quella di potersi riorganizzare e ristrutturare dentro l'area attuale facendo eventualmente convivere anche la struttura sportiva.
Non è accettabile che si chieda oggi di dare un assenso a scatola chiusa con lo spauracchio del rischio della chiusura. E' un ricatto che non è accettabile. Non è che un'amministrazione può provare a incastrare i pezzi del puzzle a forza e poi lasciarli sul tavolo sperando che per caso, qualcuno, aggiusti le cose. Mancano trasparenza e idee chiare. Ma soprattutto volontà di pensare ai fiorentini”. (fdr)