Silvia Noferi (M5S): CCIAA di Firenze: per risparmiare 38.000 Euro manda a casa 5 lavoratori di una ditta in appalto

"Straordinario! Hanno scoperto che con i lavoratori interni risparmiano"

In questo clima da Restaurazione che l’attuale Governo e lesue Amministrazioni Locali stanno attuando attraversola cancellazione di intere pagine del Diritto Costituzionale,dello Statuto dei lavoratori e la cancellazione di alcuni servizi pubblici fondamentali come la Sanità e l’Istruzione, si inserisce a pieno titolo anche la vicenda dei 5 lavoratori presso la CCIAA di Firenze sostituiti epoi licenziati perché scioperavano.
Non guasta ricordare – spiega la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – che questi lavoratori non scioperavano per avere aumenti retributivi o qualche altro piccolo vantaggio ma per il loro posto di lavoro, per la fonte di sostentamento delle loro famiglie.
Lo diciamo da sempre, i servizi in appalto non si traducono in un risparmio ma in un aggravio di costi, ossia il costo di chi organizza il servizio e guadagna sulla somministrazione di manodopera esterna.
La politica negli ultimi anni, sia a destra che a sinistra, nonostante le professate intenzioni di contrazione della spesa pubblica ha volutotrasferire i dipendenti pubblici presso le ditte in appalto, con il solo unico vantaggio di potersi disfare con molta più facilità di lavoratori senza nessuna tutela.
Non solo, il continuo rinnovo degli appalti ha anche fiaccato la possibilità “contrattuale” e di sciopero dei lavoratori che ormai vivono nel costante ricatto di poter perdere il loro posto di lavoro. Niente di strano, tutto in sintonia con le linee generali del Jobs Act =“lavoratori temporanei permanenti a perdere”.
Per questo siamo notevolmente sorpresi che la CCIAA di Firenze decida di disfarsi del servizio esternalizzato per il rilascio delle smart card e con esso di 5 lavoratori, solo perché così “Risparmia38.200 Euro”.
Con una sterzata decisa rispetto a quanto fatto finora dalle amministrazioni pubbliche, la CCIAA di Firenze scopre che “i servizi ad oggi esternalizzati (dispositivi firma digitale, data entry RI e contact center) attualmente hanno un costo complessivo di Euro 338.200 e con l’assegnazione a PromoFirenze costeranno Euro 300.000” (Vedi Adunanza Giunta Camerale del 13/10/2015).

Di contro – aggiunge la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – a questo risibile vantaggio ci chiediamo perché questi lavoratori che per 5 anni sono stati l’ufficio più produttivo d’Italia non sono stati riassorbiti da PromoFirenze per far fronte ai pensionamenti e/o alle sostituzioni?
Si trattava di cifre minime sia in termini di persone da reimpiegare che di denaro risparmiato per risolvere una situazione che invece adesso mette sul lastrico 5 famiglie, con bambini piccoli da crescere e mutui da pagare.
Si è preferito far arrivare in sostituzione tre lavoratori da Napoli e due da Padova, che equivale anche ad altri costi di trasferta, pur di dimostrare che chi sciopera non merita rispetto.
“Che sia di esempio” ci viene da pensare.
In questo si che la CCIAA non si discosta dalla mancanza di rispetto per le persone che lavorano come si addice a questo tempo di Restaurazione. (s.spa)